mercoledì 5 agosto 2020

Gli esami diagnostici per scoprire le cause dell’infertilità

È l’esame che analizza il liquido seminale. Consiste in una valutazione dell’eiaculato dal punto di vista macroscopico, microscopico, e chimico-batteriologico. La valutazione ottimale dello spermiogramma, necessita di un’astinenza, anche breve, dai rapporti sessuali – 2 – 3 giorni -. La raccolta del seme viene effettuata in un contenitore sterile ed in laboratorio.

Nei tre tipi di analisi che vengono effettuati durante lo spermiogramma, si prendono in considerazione vari parametri dell’eiaculato: volume, liquefazione, viscosità, odore, colore (analisi macroscopica). Nell’esame microscopico si valutano parametri, come la concentrazione degli spermatozoi e la motilità. In quest’ultimo caso si valuta sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo, come ad esempio movimenti (se sono lineari, rettilinei, vivaci, progressivi).

Esami ormonali

Monitoraggio ecografico

Consiste nel monitorare la crescita del follicolo nei cicli spontanei o stimolati, fino a d evidenziare il momento un cui avviene l’ovulazione. Questo permette, dunque, dal punto di vista diagnostico, di valutare se vi è la presenza o meno dell’ovulazione. Isteroscopia diagnostica

esami_diagnostici_infertilita_big.180x120È una tecnica d’indagine che serve ad analizzare l’interno della cavità uterina. L’esame viene effettuato con una microtelecamera che studia la presenza o meno di alterazioni dell’utero. Si tratta di uno strumento molto sottile che viene inserito all'interno dell'utero per via trans vaginale.

L’esame non è doloroso e viene facilmente effettuato. Per ottenere una visione maggiore, vengono utilizzati dei mezzi di distensione (possono essere gassosi o liquidi) che distendono la cavità consentendo un’analisi molto più adeguata.

Fonte https://mammenellarete.nostrofiglio.it/voglio-un-figlio/gli-esami-diagnostici-per-scoprire-le-cause-dell-infertilita

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