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Contano anche la calorie
È emerso che in presenza di stress fisico (caratterizzato da indicatori quali un eccessivo introito calorico giornaliero o la pressione del sangue alterata)- il rapporto tra i nati maschi e femmine è di 4 a 9 in favore delle femmine; se lo stress è psicologico (caratterizzato, ad esempio, da disturbi depressivi e ansia) il rapporto è di 2 nati maschi ogni 3 femmine, mentre secondo le stime più aggiornate in media nascono sempre più maschi che femmine (105 maschi ogni 100 femmine). Diversi studi hanno dimostrato che un ambiente prenatale avverso è un fattore che influenza negativamente lo sviluppo di feti maschio, perché questi hanno bisogno di più energia per svilupparsi (non a caso diversi studi hanno dimostrato che nascono più femmine in condizioni materne avverse o in condizioni di minore disponibilità calorica per la gestante).
Importante il supporto sociale
Quindi, spiegano gli autori del lavoro, è possibile che per donne sottoposte ad alti livelli di stress sia meno probabile dare alla luce un maschio: è plausibile che queste donne tendano a perdere le gravidanze “maschili” con aborti spontanei in un periodo gestazionale talmente precoce che talvolta nemmeno si accorgono di essere rimaste incinte. Lo stress fisico, infine, è stato collegato anche al rischio di parto prematuro, continuano gli autori. È emerso da ultimo che il supporto sociale per la gestante è fondamentale a contrastare lo stress, concludono i ricercatori, e che più supporto sociale riceve una donna in gravidanza, maggiori sono le chance di avere un maschietto.
Fonte https://www.consumatrici.it/15/10/2019/salute-e-benessere/salute/000152429/stress-in-gravidanza-aumentano-i-parti-prematuri-e-nascono-piu-femmine
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