venerdì 18 ottobre 2019

Il consumo di uova in gravidanza e allattamento

Картинки по запросу Il consumo di uova in gravidanza e allattamento       Le abitudini alimentari della madre prima e durante la gravidanza possono determinare risvolti significativi non solo sulla sua stessa salute ma anche sul bambino. Una approfondita conoscenza della valenza di alcuni alimenti nella dieta può, in questo senso, aiutare a scegliere con maggiore sicurezza e consapevolezza.

       Le uova in passato sono state demonizzate a cause del loro elevato contenuto di colesterolo: un uovo infatti contiene circa l’80% del limite di assunzione giornaliera di colesterolo stabilito dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). Ma gli studi più recenti hanno sottolineato come il colesterolo assunto con la dieta influisca solo in parte alla sua concentrazione nel sangue; più forte è invece il contributo dei grassi saturi, diretti responsabili dell’incremento dei livelli di colesterolo e, indirettamente, del rischio di malattie cardiovascolari.

       In merito al periodo gestazionale, uno studio americano che aveva esaminato il consumo di uova nelle donne in gravidanza aveva riscontrato un’associazione positiva con il rischio di diabete gestazionale, una delle complicazioni più comuni che può generarsi nella seconda parte della gravidanza. Tale rischio però aumentava considerevolmente quando il consumo superava le 6 uova a settimana, mentre per una moderata assunzione (da 1 a 4 uova) non era emersa nessuna relazione.

La composizione dell’uovo
       L’uovo è composto da tre parti: un guscio esterno essenzialmente costituito da carbonato di calcio e una parte interna, a sua volta suddivisa in tuorlo e albume.

       Il tuorlo, la parte arancione all’interno dell’uovo, contiene la maggior parte dei grassi ed è il luogo nel quale si concentrano il colesterolo, le vitamine liposolubili e altri minerali. L’albume è invece essenzialmente costituito da acqua e proteine.

       Inoltre, l’uovo è fonte di ferro, zinco e diverse vitamine. Una delle più importanti è sicuramente la B12, vitamina che non si trova negli alimenti di origine vegetale, fondamentale per la formazione dei globuli rossi e il corretto funzionamento del sistema nervoso. Grazie alla sua composizione, un uovo copre circa la metà del fabbisogno giornaliero di B12. Anche la vitamina A e D sono presenti in buone quantità.

       Le proteine dell’uovo, per l’elevato contenuto in amminoacidi essenziali, possiedono il più alto valore biologico fra tutte le proteine alimentari, superiore anche a quello del latte materno. È per questo motivo che alcuni studi hanno sottolineato quanto sia importante l’assunzione di uova durante la gravidanza, in quanto correlata ad una miglior composizione del latte materno.

       Le uova sono infatti anche una delle principali fonti di colina: questa sostanza è un costituente delle membrane cellulari che si trovano nel cervello e di alcuni neurotrasmettitori; una maggiore assunzione di colina e quindi una dieta ricca ed equilibrata nella madre sarebbero associate ad una migliore performance cognitiva del bambino. Uno studio pubblicato nel 2018 ha esaminato gli effetti della supplementazione di colina in gravidanza ad un gruppo di donne, fornendo 2 diversi quantitativi di colina nell’ultimo trimestre: dai risultati è emerso che i figli delle donne che avevano ricevuto una maggiore quantità avevano dimostrato una migliore capacità di elaborazione di informazioni nel primo anno di vita. Grazie dunque all’ottimo contenuto proteico e alla ricchezza di vitamine, le uova rappresentano una fonte preziosa di nutrienti per il sistema nervoso.

       Nonostante la capacità del nostro organismo di sintetizzare la colina, le richieste di questa sostanza spesso superano la capacità di produzione, e quindi siamo obbligati ad assumerne un adeguato quantitativo dalla dieta.

       In Italia tuttavia non sono ancora state definite delle linee guida per l’assunzione di colina in gravidanza e allattamento.

Quante uova a settimana?
       Le raccomandazioni della SINU sono dunque quelle di assumere 1-2 porzioni di uova a settimana, considerando che la porzione equivale a un uovo (50 g al netto del guscio). Pertanto, purchè in moderate quantità, le uova dovrebbero essere sempre presenti nella dieta delle donne in maternità: maggiore attenzione va posta invece agli alimenti ricchi di grassi saturi, quali carne rossa e processata (salumi), formaggi grassi e dolci.

       Considerando i rischi legati al consumo di uovo crudo e di alimenti a base di creme all’uovo, la preparazione ottimale è alla coque, il giusto compromesso per la miglior digeribilità di albume e tuorlo.


FONTI
Abdollahi et al., (2019). Egg consumption, cholesterol intake, and risk of incident stroke in men: the Kuopio Ischaemic Heart Disease Risk Factor Study. The American journal of clinical nutrition.

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