Vi sono molte cause o fattori che facilitano l’annidamento dell’ovulo fecondato nella tuba o in una sede esterna all’utero, cercherò di illustrare brevemente i più comuni. Diciamo che possiamo dividere le cause in due grossi gruppi: il primo riguardano tutte le cause che impediscono il passaggio dell’embrione verso l’utero; e il secondo gruppo sono invece tutti i fattori che facilitano l’annidamento fuori dall’utero.
Al primo gruppo appartengono le seguenti cause:
Al secondo gruppo di cause, quelle che riguardano i fattori che facilitano l’annidamento a livello delle tube, appartiene principalmente una condizione purtroppo anch’essa molto comune e in crescita negli ultimi anni
Al primo gruppo appartengono le seguenti cause:
- iposviluppo dei genitali interni, in particolar modo della tuba, che non avendo sufficiente muscolatura non riesce a spingere in avanti l’ovulo, verso l’utero.
- Oppure tube molto lunghe e sinuose o con malformazioni (ad esempio ostruzioni o torsioni che non permettono il passaggio dell’ovulo). In entrambi questi casi, l’ovulo “supera il tempo massimo” per raggiungere l’utero e decide di annidarsi nella tuba.
- Esiste un altro fattore da non sottovalutare, ovvero la presenza di alcune infezioni batteriche che creano uno stato infiammatorio. Lo stato infiammatorio provoca la restrizione della tuba e riduce lo spazio in cui può passare l’ovulo. Particolare attenzione va fatta con due microorganismi: Chlamydia Trachomatis e Neisseria Gonorrhoeae.
Al secondo gruppo di cause, quelle che riguardano i fattori che facilitano l’annidamento a livello delle tube, appartiene principalmente una condizione purtroppo anch’essa molto comune e in crescita negli ultimi anni
- l’endometriosi tubarica. Questa patologia modifica lo strato interno delle tube rendendolo simile allo strato interno dell’utero e quindi “confonde” l’ovulo che trova un terreno fertile dove annidarsi.
Fonte https://www.pianetamamma.it/gravidanza/gravidanza-a-rischio/sintomi-gravidanza-extrauterina.html
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