Nuovi studi, presentati a Firenze nell’ambito di un congresso mondiale di ginecologi e pediatri, hanno messo in luce l’effetto positivo dell’inositolo nelle donne affette da Pcos e la sua capacità di migliorare la qualità ovocitaria nelle donne e quindi, la fertilità.
I pionieri degli studi su questa molecola
Pionieri di questi studi sulla molecola, spiega una nota, sono Vittorio Unfer, professore di ostetricia e ginecologia all’Università Ipus di Chiasso in Svizzera e John E.
Nestler, professore di medicina al Dipartimento di medicina Interna del Virginia Commonwealth University.
Si trova in legumi, cereali e frutta
L’inositolo si trova in natura in alcuni alimenti, tra cui legumi, cereali, frutta. In particolare, la lecitina di soia ne è ricca come anche il riso integrale, il grano saraceno, l’avena e l’orzo.
Anche la carne, sia di bovino che di maiale contiene una certa quantità di inositolo. In base agli studi è quindi consigliabile seguire una dieta equilibrata che preveda questi alimenti, abbinata ad attività fisica, e se necessaria anche a un’aggiunta di integratori a base di inositolo.
Il 50% delle pazienti che ha assunto questa molecola, è tornata ad ovulare dopo circa un mese, l’88% ha ripristinato il ciclo mestruale dopo 3 mesi, e il 55% è riuscito anche ad avere una gravidanza spontanea
Fonte https://www.consumatrici.it/28/06/2016/salute-e-benessere/salute/00072997/scoperta-una-molecola-contro-linfertilita-femminile-e-linositolo
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