… al “bicchierino” dell’happy hour?
Aspettare un bambino non significa certo mettersi sotto una campana di vetro, ma ecco la classifica delle 6 cose da non fare in gravidanza.
… alle “ore piccole” con gli amici?
Fin dai primi mesi di attesa, il corpo reclama un bisogno di dormire maggiore: la gravidanza comporta per l’organismo materno un lavoro in più, complesso e impegnativo. Anche se la pancia non è ancora visibile, molti organi come cuore, polmoni e reni incrementano notevolmente la loro attività, con un dispendio di energie che devono essere recuperate con un riposo adeguato. Mantenere tutti i giorni un ritmo in cui si va a letto tardi, magari alzandosi presto al mattino per andare a lavorare, può diventare molto faticoso. L’ideale, anzi, sarebbe riuscire a concedersi un po’ di riposo anche nel corso della giornata, sdraiandosi anche solo per mezz’ora, mettendo un piccolo rialzo sotto il piedi, in modo da favorire il ritorno venoso dalle gambe verso il cuor”.
… a portare i tacchi alti?
… al pranzo al fast food?
L’attenzione alla qualità del cibo, e al modo in cui questo viene preparato, in gravidanza deve essere più alta del solito. Il principale pericolo, per le donne che non hanno mai avuto la toxoplasmosi, è quello di contrarre questa infezione, determinata da un protozoo che vive negli animali, domestici e da allevamento. Il primo trimestre è quello più a rischio, soprattutto per il verificarsi di casi di abortività, mentre nel secondo trimestre il feto può subire gravi danni cerebrali, infezioni oculari, sordità, polmonite e malformazioni cardiache. Poiché la via più comune di trasmissione della malattia è il cibo, la raccomandazione è di astenersi dal mangiare qualsiasi tipo di “crudità”, come carni poco cotte e salumi, ma anche di lavare accuratamente e cuocere frutta e verdura che potrebbero essere state contaminate dalle feci di animali infetti. Anche per chi ha già avuto la toxoplasmosi e quindi non corre più il rischio di contrarla, comunque, la prudenza a tavola è d’obbligo. Attenzione anche a certi piatti molto elaborati o fritti, che potrebbero dare problemi di digestione.
… al pacchetto di sigarette?
L’ideale sarebbe riuscire a smettere di fumare qualche mese prima del concepimento: in questo modo si riducono notevolmente gli effetti nocivi sul bambino. A gravidanza iniziata, il suggerimento è di ridurre gradualmente le sigarette ed eventualmente cercare supporto presso un Centro anti-fumo. In ogni Regione italiana ne è presente almeno uno. Il loro coordinamento è affidato all’Istituto superiore di sanità tramite l’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (tel. 06.49902634) e l’elenco completo degli indirizzi si trova sul sito ISS.it. Attenzione pure al fumo passivo: anche questo nuoce al feto, sebbene in misura minore rispetto a quello attivo. Se ad avere il vizio delle sigarette è il futuro papà, è bene che questi abbia l’accortezza di fumare fuori casa.
… a fare sport?
Se le condizioni di salute della donna sono buone e la gravidanza non presenta particolari problemi, si può tranquillamente continuare a praticare l’attività sportiva cui ci si dedicava regolarmente prima del concepimento . Naturalmente, le prestazioni fisiche vanno modulate in base al nuovo stato: mantenere determinati standard agonistici non ha più senso. Fondamentale è seguire il proprio ritmo, senza mai arrivare a forzarsi. In linea di massima, nel primo trimestre si può continuare qualsiasi sport, tranne quelli che comportano salti e saltelli (come lo step) o la corsa veloce. A patto che la donna se la senta. Ogni gravidanza fa storia a sé. Può darsi che una futura mamma continui una certa attività fisica senza alcun problema, mentre un’altra, avverta tutt’a un tratto che quello sport non fa più per lei. Ascoltando il proprio corpo, l’una e l’altra sapranno regolarsi nel modo migliore. Mano a mano che la gravidanza procede, meglio orientarsi verso attività soft come acquagym, nuoto e yoga.
Fonte http://www.dolceattesa.com/gravidanza/in-gravidanza-devo-rinunciare-a_alimentazione_benessere/
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