sabato 16 novembre 2019

Sarà Femmina o Maschio? La risposta del Test a 8 settimane e altri studi scientifici

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     Basta più aspettare i primi mesi, da qualche anno un nuovo test – lo screening prenatale non invasivo basato sul DNA (Non Invasive Prenatal Testing, NIPT) – permette di saperlo già a 8 settimane di gestazione. Il test analizza, con un semplice prelievo del sangue, i frammenti di DNA fetale che circolano liberi nel sangue materno. Il test non diagnostico, ma di screening, è per ora usato, più che per la determinazione del sesso del feto, per analizzare la probabilità che sia affetto dalle più comuni anomalie di numero dei cromosomi non sessuali, come la trisomia 21 (sindrome di Down). E’ un test molto rapido, indolore e praticato sempre di più nei laboratori di analisi. Ora il test è diventato ancora più immediato: basta una goccia di sangue prelevata dalla punta delle dita della madre per determinare il genere del nascituro. I ricercatori del Sabin Laboratory, azienda brasiliana specializzata in diagnostica medica, hanno dimostrato che una puntura superficiale come quella della penna pungi-dito usata per misurare la glicemia è sufficiente per stabilire il sesso del feto con un’accuratezza del 100%: il test è stato effettuato su 100 donne all’ottava settimana di gravidanza.

     Ma come funziona questo Test non invasivo? In pratica nella goccia di sangue prelevata si effettua la ricerca del cromosoma Y, presente solo nel DNA maschile. Quando è presente, il feto è maschio, quando è assente si è in attesa di una femmina. Ora il team di scienziati sta già verificando se la stessa rapida procedura possa valere per escludere anche la sindrome di Down. Il test servirà non solo a placare la curiosità dei futuri genitori ma, più che altro, per monitorare le gravidanze a rischio di malattie genetiche strettamente legate al sesso di appartenenza: per esempio, solo i maschi ereditano la distrofia di Duchenne da una madre portatrice sana. Tuttavia, un NIPT semplificato potrebbe favorire i casi di aborto selettivo in base al genere del bambino, già diffusi in alcuni Paesi del mondo (come India e Cina). Sapere precocemente se si aspetta una bambina rischia di rendere la pratica più comune.

      Un’altro studio scientifico ma che si basa più sul calcolo probabilistico viene dal Canada. Secondo questo studio canadese del 2007, ad esempio, è sufficiente determinare in che posizione si impianta il feto: la ricerca, condotta dal dottor Saad Ramzi Ismail su 5.376 donne in un arco di 10 anni, ha stabilito che nel 97% dei casi se l’impianto avviene sulla parte destra dell’utero si tratta di un maschio, mentre le femmine si impiantano sulla sinistra.

Fonte https://www.chedonna.it/2019/11/13/gravidanza-femmina-o-maschio-come-saperlo-subito/

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