Di solito nel primo trimestre, l’azione degli ormoni può incidere negativamente sul desiderio della futura mamma: nausea e stanchezza sono tutt’altro che infrequenti e la futura mamma può non avere affatto voglia di fare l’amore. In alcuni casi, poi, l’aumento degli ormoni femminili e soprattutto del progesterone fa crollare la libido.
Non è una contraddizione: anche nella donna, come nell’uomo, il desiderio viene stimolato dal testosterone, che è un ormone maschile, ma presente – in quantità diverse – in entrambi i sessi, e durante la gravidanza è ridotto a livelli minimi. Non è detto, però, che il picco di progesterone abbassi sempre la libido, perché agisce anche su un altro versante: rende la zona genitale più lubrificata e, quindi, più sensibile.
Questo ormone, infatti, fa aumentare l’irrorazione sanguigna in tutti i tessuti. In particolare, diventa ancora più recettivo alle stimolazioni il cosiddetto ‘punto G’, una zona all’interno della vagina ricca di terminazioni e nota per essere fonte, anche in condizioni normali, di un piacere profondo.
Fonte https://www.chedonna.it/2019/11/20/gravidanza-intimita-guida/
Non è una contraddizione: anche nella donna, come nell’uomo, il desiderio viene stimolato dal testosterone, che è un ormone maschile, ma presente – in quantità diverse – in entrambi i sessi, e durante la gravidanza è ridotto a livelli minimi. Non è detto, però, che il picco di progesterone abbassi sempre la libido, perché agisce anche su un altro versante: rende la zona genitale più lubrificata e, quindi, più sensibile.
Questo ormone, infatti, fa aumentare l’irrorazione sanguigna in tutti i tessuti. In particolare, diventa ancora più recettivo alle stimolazioni il cosiddetto ‘punto G’, una zona all’interno della vagina ricca di terminazioni e nota per essere fonte, anche in condizioni normali, di un piacere profondo.
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