Parliamo tanto di violenza di genere, ma spesso dimentichiamo che questo dramma dilagante può riguardare, purtroppo, anche le donne che aspettano un figlio (l'ultimo drammatico caso ha riguardato il femminicidio di Maria Lacramioara Di Piazza). La violenza sulle donne in gravidanza o nei primi anni di vita del figlio ha effetti anche sul bambino, aumentando il rischio che abbia un basso quoziente intellettivo. Lo ha dimostrato uno studio dell'università di Manchester pubblicato dalla rivista Wellcome Open Research, secondo cui la probabilità che il piccolo abbia un Qi basso aumenta del 50%. La ricerca si basa sullo studio di circa 4 mila donne, di cui quasi una su cinque aveva subito violenza emotiva in gravidanza o nei primi sei anni del bambino. mentre quasi il 7% era stata vittima di violenza fisica. Il 13% dei bimbi nati da mamme che non avevano subito violenza aveva un quoziente inferiore a 90 all'età di otto anni, mentre la percentuale sale al 22,8% nell'altro gruppo, e diventa del 34,6% se la violenza era ripetuta nel tempo. «Questo legame», hanno sottolineato gli autori, «è indipendente da altri fattori di rischio per il basso Qi, come l'uso di alcol e tabacco in gravidanza, la depressione materna, la bassa educazione e i problemi finanziari. Non tutti sono concordi sul fatto che il test del Qi sia una misura esaustiva dell'intelligenza, tuttavia è stato dimostrato in molti Paesi e culture diverse che un valore alto è associato con una serie di effetti positivi sociali e per la salute».
Fonte https://www.letteradonna.it/it/articoli/corpo-e-mente/2019/11/26/violenza-sulle-donne-gravidanza/29413/
Fonte https://www.letteradonna.it/it/articoli/corpo-e-mente/2019/11/26/violenza-sulle-donne-gravidanza/29413/
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