venerdì 22 novembre 2019

OSTETRICA ON AIR: GRAVIDANZA, TUTTO SULLA PRIMISSIMA FASE

        La primissima fase della gravidanza porta con sé una serie di cambiamenti, segni e sintomi che, seppure variabili in ciascuna donna, certamente possono essere riconosciuti come frequenti in dolce attesa.
        Nelle prime settimane dopo il concepimento avvengono i primi cambiamenti ormonali: ogni 48 ore raddoppiano i livelli di beta HCG, la cui funzione è quella di stimolare la ghiandola endocrina detta corpo luteo a produrre il progesterone, che è l’ormone principale della gravidanza. Questo produce come primi sintomi di gravidanza sbalzi d’umore e mal di testa, ma anche un’alterazione del gusto e dell’olfatto per cui può capitare di provare forti appetiti improvvisi, oppure di sviluppare una forte avversione per cibi che si sono sempre apprezzati o per odori apparentemente “innocui”. Nel frattempo, il metabolismo rallenta ed è più facile soffrire di acidità di stomaco e difficoltà di digestione.
        L’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero, poi può dare luogo a sensazioni dolorose e crampi al basso ventre. Se i dolori sono particolarmente forti e proseguono per diversi giorni, però, è il caso di consultare il ginecologo. Il primo campanello d’allarme, in assoluto, è l’assenza di mestruazioni puntuali, per cui è imprescindibile conoscere il proprio ritmo mestruale per poter riconoscere questo segnale, e per sapere quando fare il test di gravidanza senza incorrere in un falso negativo, perché i test che si acquistano in farmacia sono affidabili se fatti dal quarto giorno di ritardo del ciclo .        Quest’ultima informazione è altresì importante se pensiamo alla possibilità che, una decina di giorni dopo il concepimento, possono presentarsi delle perdite ematiche dovute alla rottura dei vasi sanguigni dell’endometrio in seguito all’annidamento nell’utero dell’ovulo fecondato, molto spesso scambiate per flusso mestruale, seppure abbiano un colore più scuro, tendente al marrone e durino limitatamente.

        Anche il seno cambia dopo un paio di settimane dal concepimento, appare più pieno per effetto dell’aumento di progesterone, si possono avvertire anche sensazioni di tensione simili a quelle della fase premestruale. Le zone intorno ai capezzoli (areole), poi, possono diventare di colore più scuro. Tra la seconda e ottava settimana dopo il concepimento, fino alla fine del primo trimestre, sì presentano le tanto temute nausee mattutine. Si tratta però di qualcosa di particolarmente soggettivo nelle sue manifestazioni: per alcune un fastidio di breve durata, per altre un tormento a ogni ora del giorno e anche oltre i primi mesi, a cui poter dare soluzione con l’ausilio dello zenzero per esempio. Può capitare anche di sentirsi particolarmente stanche e spossate, perché il metabolismo della futura mamma rallenta, in modo che l’organismo possa aumentare le riserve energetiche per il fabbisogno fetale.

        Andando avanti con le settimane, un altro effetto della gravidanza è il bisogno di fare pipì molto più spesso di prima. Capita quasi a tutte quando il feto cresce e inizia a premere sulla vescica, ma non è così raro che succeda già dopo 6-8 settimane di gestazione, a causa dell’aumento della massa di sangue in circolo e quindi del maggior afflusso di sangue ai reni.

         Abbiamo citato quelli che in Ostetricia vengono definiti Segni di Presunzione e di Probabilità. I Segni di Certezza, cioè quelli collegati direttamente alla presenza dell’embrione o del feto, invece, sono:
– visualizzazione ecografica del sacco gestazionale e/o dell’embrione
– rilevazione del battito cardiaco fetale
– percezione del movimenti fetali
– positività alle prove immunologiche di gravidanza (esame del sangue alla ricerca delle beta HCG).

Fonte https://www.rlb.it/lifestyle/9580-ostetrica-on-air-gravidanza-tutto-sulla-primissima-fase

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