Problemi di fertilità
Iniziamo col dire che, superata una certa età, il concepimento stesso di un figlio diventa più difficile. Invecchiando, infatti, la donna, pur essendo ancora fertile, ha sempre meno uova che possono essere fecondate. Il ricorso a tecniche di fecondazione assistita può sicuramente aiutare a superare l’ostacolo.
Scopri in questo post “Tecniche di fecondazione assistita: come scegliere quella giusta” quali sono le principali tecniche di fecondazione assistita oggi utilizzate.
Diabete gestazionale e preeclampsia
Rimanere incinta oltre i 35/40 anni può comportare anche un rischio più elevato di contrarre in gravidanza alcune patologie, come ad esempio il diabete gestazionale, soprattutto se hai avuto problemi di glicemia elevata in precedenza e non segui una dieta adeguata.
Anche il rischio di presentare elevata pressione sanguigna e preeclamsia, una patologia più ampia che oltre all’ipertensione può portare danni permanenti a reni e fegato, è più elevato quando la gestante ha più di 40 anni.
Se vuoi approfondire l’argomento, leggi subito l’articolo “Diabete gestazionale e preeclampsia: sintomi dei più gravi disturbi in gravidanza”.
Rischi per il bambino in caso di gravidanza in età avanzata
Alcune complicazioni della gravidanza, come ad esempio il diabete e la preeclampsia, possono provocare ritardi di crescita o altri problemi a carico del feto tali da richiedere il ricorso ad un parto prematuro (prima della 37esima settimana). Oggi la medicina ha fatto passi da gigante nel campo della terapia intensiva neonatale (tin) ma ovviamente nascere molte settimane prima del previsto può comportare comunque dei rischi a carico di alcuni organi come ad esempio gli occhi e/o i polmoni.
Inoltre, le donne che concepiscono in età avanzata facendo ricorso a tecniche di fecondazione assistita, hanno anche maggiore probabilità di incorrere in gravidanze gemellari, fattore che aumenta il rischio di parto prematuro.
Difetti alla nascita
Le donne in età più avanzata hanno maggiori probabilità rispetto alle donne più giovani di avere un bambino con un difetto alla nascita. La possibilità di avere un bambino con sindrome di Down aumenta infatti nel tempo: se a 25 anni il rischio di concepire un figlio non sano è pari a 1 su 1.250, a 40 anni è di 1 su 100.
Ecco perché, se hai più di 35 anni e rimani incinta, il medico ti consiglierà di sottoporti a dei test di screening prenatale non invasivi, come il B test o il Tri-Test. Se i risultati dei test di screening dovessero mostrare che il bambino può essere a rischio per alcuni difetti alla nascita, è possibile eseguire alcuni test diagnostici invasivi come l’amniocentesi e la villocentesi. Solo questi test possono, infatti, dirti con certezza se il tuo bambino ha o non ha un difetto alla nascita.
Se desideri saperne di più, leggi anche il nostro post “Diagnosi prenatale: esame invasivo o non invasivo quale scegliere?”.
Aborto spontaneo o morte intrauterina
Anche se non se ne conoscono esattamente le cause, nelle gravidanze dopo i 40 anni sono più frequenti i casi di aborto spontaneo o morte intrauterina del feto. Probabilmente questo è legato alla maggior incidenza di problemi cromosomici a carico del feto che si registra nelle donne più anziane, fattore che a sua volta è causa di interruzione spontanea della gravidanza.
Cosa fare in caso di gravidanza in età avanzata
Cominciamo col dire che se rimani incinta ad un’età più matura non è detto che la tua gravidanza incorra in problemi. Anzi, talvolta le donne più anziane, soprattutto se non sono alla prima gravidanza,hanno gestazioni più facili e piacevoli.
Tuttavia, vista la maggiore incidenza di complicanze nel caso di gravidanze oltre una certa età, è sempre bene adottare alcuni accorgimenti.
Se la gravidanza è programmata e stai cercando di avere un bambino dopo aver superato i 40 anni, potrebbe ad esempio essere utile fare una visita presso un genetista per escludere eventuali difetti genetici a carico del tuo DNA e di quello del tuo compagno.
Anche iniziare fin da subito a prendere un integratore di acido folico può ridurre il rischio di difetti genetici a carico del feto, come la spina bifida o il labbro leporino. Seguire, infine, una dieta adeguata potrebbe aiutarti a ridurre il rischio di diabete e pressione alta, soprattutto se sei in sovrappeso. Evita inoltre di fumare, bere alcolici, usare droghe o farmaci senza prescrizione.
Ricorda infine di sottoporti a tutti i controlli e test diagnostici (analisi del sangue, ecografie, test di screening neonatale, tracciati) prescritti dal tuo medico per verificare il corretto andamento della gravidanza che ti aiuteranno a monitorare lo stato di buona salute del bambino e della placenta.
Un’ultima notizia, stavolta positiva, è che i bambini nati da donne più anziane, visti i maggiori controlli cui si sottopongono e la scelta di strutture sanitarie più attrezzate, sono mediamente più sani rispetto a quelli nati da donne più giovani.
Fonte https://www.neolatte.it/gravidanza-in-eta-avanzata-quali-sono-i-rischi/?fbclid=IwAR0QMfeDXNysa3Wl0zUSLf-gLICi5xSQsPjbaMKSZDGJt1m7R6uBoXW4rAQ
Iniziamo col dire che, superata una certa età, il concepimento stesso di un figlio diventa più difficile. Invecchiando, infatti, la donna, pur essendo ancora fertile, ha sempre meno uova che possono essere fecondate. Il ricorso a tecniche di fecondazione assistita può sicuramente aiutare a superare l’ostacolo.
Scopri in questo post “Tecniche di fecondazione assistita: come scegliere quella giusta” quali sono le principali tecniche di fecondazione assistita oggi utilizzate.
Diabete gestazionale e preeclampsia
Rimanere incinta oltre i 35/40 anni può comportare anche un rischio più elevato di contrarre in gravidanza alcune patologie, come ad esempio il diabete gestazionale, soprattutto se hai avuto problemi di glicemia elevata in precedenza e non segui una dieta adeguata.
Anche il rischio di presentare elevata pressione sanguigna e preeclamsia, una patologia più ampia che oltre all’ipertensione può portare danni permanenti a reni e fegato, è più elevato quando la gestante ha più di 40 anni.
Se vuoi approfondire l’argomento, leggi subito l’articolo “Diabete gestazionale e preeclampsia: sintomi dei più gravi disturbi in gravidanza”.
Rischi per il bambino in caso di gravidanza in età avanzata
Alcune complicazioni della gravidanza, come ad esempio il diabete e la preeclampsia, possono provocare ritardi di crescita o altri problemi a carico del feto tali da richiedere il ricorso ad un parto prematuro (prima della 37esima settimana). Oggi la medicina ha fatto passi da gigante nel campo della terapia intensiva neonatale (tin) ma ovviamente nascere molte settimane prima del previsto può comportare comunque dei rischi a carico di alcuni organi come ad esempio gli occhi e/o i polmoni.
Inoltre, le donne che concepiscono in età avanzata facendo ricorso a tecniche di fecondazione assistita, hanno anche maggiore probabilità di incorrere in gravidanze gemellari, fattore che aumenta il rischio di parto prematuro.
Difetti alla nascita
Le donne in età più avanzata hanno maggiori probabilità rispetto alle donne più giovani di avere un bambino con un difetto alla nascita. La possibilità di avere un bambino con sindrome di Down aumenta infatti nel tempo: se a 25 anni il rischio di concepire un figlio non sano è pari a 1 su 1.250, a 40 anni è di 1 su 100.
Ecco perché, se hai più di 35 anni e rimani incinta, il medico ti consiglierà di sottoporti a dei test di screening prenatale non invasivi, come il B test o il Tri-Test. Se i risultati dei test di screening dovessero mostrare che il bambino può essere a rischio per alcuni difetti alla nascita, è possibile eseguire alcuni test diagnostici invasivi come l’amniocentesi e la villocentesi. Solo questi test possono, infatti, dirti con certezza se il tuo bambino ha o non ha un difetto alla nascita.
Se desideri saperne di più, leggi anche il nostro post “Diagnosi prenatale: esame invasivo o non invasivo quale scegliere?”.
Aborto spontaneo o morte intrauterina
Anche se non se ne conoscono esattamente le cause, nelle gravidanze dopo i 40 anni sono più frequenti i casi di aborto spontaneo o morte intrauterina del feto. Probabilmente questo è legato alla maggior incidenza di problemi cromosomici a carico del feto che si registra nelle donne più anziane, fattore che a sua volta è causa di interruzione spontanea della gravidanza.
Cosa fare in caso di gravidanza in età avanzata
Cominciamo col dire che se rimani incinta ad un’età più matura non è detto che la tua gravidanza incorra in problemi. Anzi, talvolta le donne più anziane, soprattutto se non sono alla prima gravidanza,hanno gestazioni più facili e piacevoli.
Tuttavia, vista la maggiore incidenza di complicanze nel caso di gravidanze oltre una certa età, è sempre bene adottare alcuni accorgimenti.
Se la gravidanza è programmata e stai cercando di avere un bambino dopo aver superato i 40 anni, potrebbe ad esempio essere utile fare una visita presso un genetista per escludere eventuali difetti genetici a carico del tuo DNA e di quello del tuo compagno.
Anche iniziare fin da subito a prendere un integratore di acido folico può ridurre il rischio di difetti genetici a carico del feto, come la spina bifida o il labbro leporino. Seguire, infine, una dieta adeguata potrebbe aiutarti a ridurre il rischio di diabete e pressione alta, soprattutto se sei in sovrappeso. Evita inoltre di fumare, bere alcolici, usare droghe o farmaci senza prescrizione.
Ricorda infine di sottoporti a tutti i controlli e test diagnostici (analisi del sangue, ecografie, test di screening neonatale, tracciati) prescritti dal tuo medico per verificare il corretto andamento della gravidanza che ti aiuteranno a monitorare lo stato di buona salute del bambino e della placenta.
Un’ultima notizia, stavolta positiva, è che i bambini nati da donne più anziane, visti i maggiori controlli cui si sottopongono e la scelta di strutture sanitarie più attrezzate, sono mediamente più sani rispetto a quelli nati da donne più giovani.
Fonte https://www.neolatte.it/gravidanza-in-eta-avanzata-quali-sono-i-rischi/?fbclid=IwAR0QMfeDXNysa3Wl0zUSLf-gLICi5xSQsPjbaMKSZDGJt1m7R6uBoXW4rAQ
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