«In gravidanza il fabbisogno energetico, in una donna normopeso, aumenta di circa 300 kcal al giorno per il secondo trimestre e 450-500 kcal al giorno per il terzo trimestre – spiega la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center – per far fronte anche ai bisogni del nascituro e garantire un adeguato sviluppo del feto con l’apporto dei nutrienti fondamentali».
Ci sono dei nutrienti che non devono mancare nell’alimentazione di una donna in gravidanza?
«L’acido folico, ma la sua assunzione dovrebbe cominciare prima del concepimento. L’assunzione di acido folico riduce il rischio di difetti del tubo neurale nel nascituro e deve essere di almeno 400 mg al giorno. Gli alimenti più indicati per questa necessità sono spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, agrumi, legumi, cereali, kiwi e fragole».
Importanti sono anche alcuni sali minerali come ferro e calcio, vitamine e acidi grassi essenziali, importanti sia per la mamma che per il feto. Come si possono assumere questi micronutrienti? «Un’alimentazione sana ed equilibrata per la gravidanza deve includere frutta e verdura, pane, pasta, riso e patate, pesce soprattutto azzurro, carne, legumi e uova per le proteine, e alimenti ricchi di fibre come i cereali integrali».
Fondamentale anche l’idratazione, con almeno due litri di acqua al giorno e un po’ di esercizio fisico per il benessere generale. Attenzione anche all’assunzione di sale: meglio se iodato perché lo iodio è un altro micronutriente di cui si ha più bisogno in gravidanza (200-250 mg al giorno) per la salute del feto: un consumo eccessivo di sale è infatti un fattore di rischio per la salute cardiovascolare.
Di quali cibi o bevande è meglio limitare il consumo in gravidanza?
«Sicuramente è indicato eliminare gli alcolici. Bene limitare il consumo di caffè e tè. Per alcuni alimenti è consigliato invece osservare delle regole nella preparazione delle pietanze: ad esempio la carne nelle pazienti recettive al toxoplasma e le uova vanno consumate ben cotte per contenere il rischio di tossinfezioni alimentari», conclude la dottoressa Baggiani.
Soprattutto in gravidanza bisogna dunque osservare le comuni regole di sicurezza alimentare e di igiene, come separare cibi crudi da cibi cotti, rispettare le scadenze in particolare per i prodotti deperibili e le norme per la refrigerazione e la conservazione degli alimenti.
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