lunedì 5 dicembre 2016

Gravidanza, qual è la migliore alimentazione nei nove mesi d’attesa?

        «In gravidanza il fabbisogno energetico, in una donna normopeso, aumenta di circa 300 kcal al giorno per il secondo trimestre e 450-500 kcal al giorno per il terzo trimestre – spiega la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center – per far fronte anche ai bisogni del nascituro e garantire un adeguato sviluppo del feto con l’apporto dei nutrienti fondamentali».

Ci sono dei nutrienti che non devono mancare nell’alimentazione di una donna in gravidanza?

ThinkstockPhotos-512492761        «L’acido folico, ma la sua assunzione dovrebbe cominciare prima del concepimento. L’assunzione di acido folico riduce il rischio di difetti del tubo neurale nel nascituro e deve essere di almeno 400 mg al giorno. Gli alimenti più indicati per questa necessità sono spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, agrumi, legumi, cereali, kiwi e fragole».
        Importanti sono anche alcuni sali minerali come ferro e calcio, vitamine e acidi grassi essenziali, importanti sia per la mamma che per il feto. Come si possono assumere questi micronutrienti? «Un’alimentazione sana ed equilibrata per la gravidanza deve includere frutta e verdura, pane, pasta, riso e patate, pesce soprattutto azzurro, carne, legumi e uova per le proteine, e alimenti ricchi di fibre come i cereali integrali».
        Fondamentale anche l’idratazione, con almeno due litri di acqua al giorno e un po’ di esercizio fisico per il benessere generale. Attenzione anche all’assunzione di sale: meglio se iodato perché lo iodio è un altro micronutriente di cui si ha più bisogno in gravidanza (200-250 mg al giorno) per la salute del feto: un consumo eccessivo di sale è infatti un fattore di rischio per la salute cardiovascolare.

Di quali cibi o bevande è meglio limitare il consumo in gravidanza?

        «Sicuramente è indicato eliminare gli alcolici. Bene limitare il consumo di caffè e tè. Per alcuni alimenti è consigliato invece osservare delle regole nella preparazione delle pietanze: ad esempio la carne nelle pazienti recettive al toxoplasma e le uova vanno consumate ben cotte per contenere il rischio di tossinfezioni alimentari», conclude la dottoressa Baggiani.
        Soprattutto in gravidanza bisogna dunque osservare le comuni regole di sicurezza alimentare e di igiene, come separare cibi crudi da cibi cotti, rispettare le scadenze in particolare per i prodotti deperibili e le norme per la refrigerazione e la conservazione degli alimenti.

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