Lo studio
Il National Institute of Environmental Health Sciences statunitense ha svoltoun’indagine per verificare quali sono i reali effetti sulla salute di una igiene intima scrupolosa e regolare; quello che gli scienziati hanno scoperto, però, lascia davvero interdetti: sembra infatti che l’aumento di attenzione all’igiene intima vada di pari passo con il rischio di sviluppare malattie, tra le quali il cancro ovarico. Per arrivare a questa incredibile conclusione, i ricercatori hanno studiato i dati relativi a più di 41.600 donne, tutte di età compresa tra i 35 e i 74 anni, facendo particolare attenzione alla tipologia di prodotti prescelti per l’igiene intima e alla frequenza di utilizzo, ma senza tralasciare l’incidenza di altri fattori, come l’uso di contraccettivi, l’arrivo della menopausa o problemi di peso. In sei anni, 154 volontarie partecipanti allo studio hanno sviluppato un cancro alle ovaie.
I risultati
Lo studio non ha determinato un collegamento effettivo tra l’insorgere del cancro e l’uso del talco, nonostante un legame sia già stato ipotizzato in passato. Quello che è emerso è piuttosto che il ricorso costante a lavande, irrigazioni vaginali e prodotti aggressivi, lungi dall’assicurare una perfetta igiene intima, finisce per contrastare il normale funzionamento della flora vaginale e promuovere lo sviluppo di malattie provocate da funghi e batteri, che riescono a svilupparsi più velocemente in un ambiente non più equilibrato. Inoltre, l’uso di alcuni prodotti in commercio rischia di introdurre nell’apparato genitale, sostanze nocive come ftalati e parabeni, che incidono sul normale ciclo ormonale.
La corretta igiene intima
Messa al bando l’abitudine alle irrigazioni e lavande interne, il consiglio è quello di scegliere detergenti delicati, ipoallergenici e soprattutto di procedere alla normale igiene intima senza eccessi, ricordando di sciacquare ogni residuo di sapone e, soprattutto, di asciugare le zone lavate con un panno morbido, tamponando senza sfregare per evitare di provocare irritazioni, ma premurandosi di eliminare tutta l’acqua residua, così da evitare un ambiente intimo troppo appetibile per funghi e batteri.
Nessun commento:
Posta un commento