Inquinamento e gravidanza
Gli effetti sul feto
Secondo quanto afferma l’INRA nel suo comunicato stampa, gli effetti dell’inquinamento sul feto sono stati indagati mediante esperimenti su animali (nel caso specifico si è trattato di conigli), che hanno dimostrato senza ombra di dubbio che l’esposizione allo scarico delle automobili determina un ritardo nella crescitadel nascituro, che cresce a ritmo inferiore e raggiunge una lunghezza minore. Non solo, ma a causa dell’inquinamento sembra diminuire il passaggio di sangue, e quindi di nutrimento, dalla placenta al piccolo e le nanoparticelle di quello che comunemente chiamiamo smog entrano in circolo e sono poi rilevabili anche nel sangue del bambino, con conseguenze sulla sua salute a medio e lungo termine. Gli scienziati si spingono addirittura ad affermare che l’inquinamento riesce ad incidere anche sui figli dei nostri figli: nelle seconde generazioni, infatti, si è registrato unanomalo scambio di lipidi tra gestante e feto.
I risultati resi noti sono davvero allarmanti; dovranno chiaramente essere confermati con ulteriori indagini volte a capire se le conseguenze dell’inquinamento sono le stesse sulla specie umana, ma invitano se non altro ad una maggiore cautela per le donne in gravidanza, cui è sconsigliato frequentare ambienti, come i centri cittadini, ad alta concentrazione di smog.
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