Quasi una coppia su sei in Italia si scontra con il
problema di infertilità. Però prima di prenotare una visita medica vediamo cosa
può incidere sulla vostra facoltà di concepimento. Molte donne ritengono che
rimanere incinta sia una cosa piuttosto facile però la statistica ci dimostra
tutt’altro che le cifre soddisfacenti. Tutto a partire dalla dieta e fino ai
problemi alla salute può essere una causa dell’infertilità.
Esiste una serie di cose che devono essere prese in
considerazione per aumentare le probabilità di avere un concepimento di
successo.
- L’età
L’età è uno dei fattori determinanti per determinare il
periodo fertile. Cerchiamo di spiegare il perché. Le donne nascono con i loro
ovociti. Al momento della pubertà il numero di questi è già minore di quello
all’atto di nascita. Con ogni ciclo mestruale questo numero descresce
progressivamente. Quando arriva la menopausa gli ovociti femminili si
esauriscono e la donna non può rimanere incinta in modo naturale. Invece gli
uomini possono produrre lo sperma durante tutta la loro vita. Può cambiare solo
la sua qualità e la quantità degli spermatozoi attivi.
Le donne devono ricordare che la riserva ovarica non è
illimitata. Il numero di follicoli decresce significativamente di anno in anno.
Inoltre, è importante non solo la quantità di ovuli ma anche la loro qualità. E
questa, com’è noto, diventa piu’ scarsa con il passare degli anni. In seguito
possono insorgere difficoltà con il concepimento a causa della riduzione della
capacità di fecondazione e l’aumento delle probabilità di avere un aborto
spontaneo.
I dottori consigliano a tutte le donne di ogni età di
fare le analisi del sangue per stabilire i valori dell’ormone antimulleriano.
Si suppone che le probabilità di concepire nelle donne calino drasticamente
dopo il superamento di 35 anni dell’età.
“La coppia che cerca di concepire un figlio ha
approssimativamente 20 probabilità ogni mese quando la donna ha meno di
30’anni. E poche probabilità quando ne ha 40. Dopo il raggiungimento di 44 anni
la probabilità di concepire in modo naturale è molto bassa”, - commenta un
ginecologo e ostetrico.
Le tecniche di fecondazione assistita come la FIVET
possono aiutare le donne anziane a concepire. La donna può ricorrere all’ovulo
donato e partorire da sola un figlio (tante esperienze di chi ce l’ha già fatta
possono essere trovate sul sito uteroinaffitto.com). Inoltre, la
crioconservazione (il congelamento) di ovociti è un metodo diffuso che oggi
viene usato sempre piu’ spesso dalle donne che vogliono preservare la loro
fertilità.
Inoltre, gli studiosi affermano che anche il liquido
seminale maschile perde di qualità con il passare degli anni. La facoltà di
avere un concepimeto di successo negli uomini descresce quando gli stessi
raggingono 50 anni dell’età. Secondo le indagini la frammentazione del DNA
dello sperma degli uomini anziani può comportare deviazioni genetiche che può
incidere gravemente sulla salute del futuro figlio.
Una dieta equilibrata, lo stile di vita saltare e
l’attività fisica contenuta possono influenzare positivamente lo sperma
maschile e il suo DNA dato che l’età dell’uomo influisce sulla qualità delle
cellule DNA dello sperma.
- La tiroide
In genere i problemi immunitari come le malattie dellla
tiroide, la malattia di Addison oppure i tumori maligni nell’ambito del sistema
endocrino incidono sulla qualità degli ovuli, dello sperma e dell’ambiente
ormonale dove avviene il processo di fecondazione. Le malattie immuni causano i
problemi con la fecondazione, impianto e gestazione.
La prassi comune è il monitoraggio della funzione della
tiroide nelle donne che hanno problemi con il concepimento. I problemi alla
tiroide possono incidere sulla fertilità femminile.
“La tiroide produce l’ormone che si chiama tirossine che
serve per un concepimento di successo. Per cui la non corrispondenza alle norme
del livello del tirossine può influenzare negativamente i tentativi di
concepimento”, - spiega un endocrinologo.
I medici specializzati consigliano alle donne di fare
regolarmente l’ecografia della tiroide e le apposite analisi per controllare il
funzionamento di questo organo vitale.
Inoltre essiste la convinzione che le anomalie di
funzionamento della tiroide possono incidere sulla fertilità maschile tramite
il cambiamento dei paramenti dello sperma. Per cui si consiglia anche agli
uomini di prestare attenzione a quest’organo di non trascurare la loro
salute.
- La sindrome di ovaio policistico
La sindrome di ovaio policistico è una malattia endocrina
diffusa fra le donne all’età fertile. Nel caso della sindrome di ovaio
policistico l’ovulazione può essere posticipata oppure non avvenire proprio, -
spiega un ginecologo. Quando si scopre che una donna ha la sindrome di ovaio
policistico il primo compito è di regolare il ciclo mestruale per ottenere gli
ovuli di buona qualità.
Secondo la statistica internazionale, la diffusione della
sindrome di ovaio policistico varia nel raggio del 10-12%. Questa malattia
colpisce prevalentemente le donne all’età di 20-45 anni. La morbilità massima
si verifica nelle donne all’età di 25-30 anni.
La maggior parte dei casi dello sviluppo della sindrome
di ovaio policistico insorge all’improvviso. Però viene considerato che uno dei
motivi principali dell’insorgenza della patologia sia il fattore genetico. Le
ricerche condotte negli ultimi anni dimostrano che l’ecessiva produzione degli
androgeni nelle ovaie è legata direttamente al livello dell’insulina nel sangue
e si sviluppa in seguito alla sua eccessiva concentrazione. Il fattore
predispositivo che favorisce lo sviluppo della sindrome è il peso eccessivo del
corpo per cui l’unico modo efficace della prevenzione della malattia al giorno
d’oggi sono le azioni dirette a manutenzione del peso regolare delle donne.
- I miomi
I miomi sono delle vegetazioni di fibrosi sulla parete
muscolare dell’utero che possono incidere sull’impianto dell’embrione. Queste
formazioni sono diffuse fra le determinate categorie entiche come, ad esempio,
nelle donne di origine africana.
La donna può anche non avere nessn sintomo particolare
anche se la presenza di miomi può
causare dei forti dolori durante il ciclo. E i miomi di grandi dimensioni
possono causare problemi alla vescica.
Il mioma (o il fibromioma) è un tumore benigno di tessuto
muscolare. Il mioma è abbastanza diffuso e secondo le statistiche mediche viene
diagnosticata al 20% di tutte le donne che hanno raggiunto 30’anni d’età. Nella
maggior parte dei casi sulla parete dell’utero crescono piu’ nodi tumorali di
dimensioni diverse.
Se il mioma non viene curato il tumore benigno potrebbe
trasformarsi in una formazione maligna (il cancro). Uno dei sintomi di questa
degenerazione è una crescita rapida del mioma. Le complicazioni meno pericolose
di questa malattia sono l’anemia dovuta alle abbondanti emorragie e
l’infertilità. La conseguenza piu’ tragica del mioma può essere l’asportazione
dell’utero che comporta l’impossibilità di gestazione.
- L’infiammazione degli organi pelvici
L’infiammazione degli organi pelvici è una malattia
infettiva del sistema riproduttivo femminile. Di solito questa insorge quando i
batteri trasmessi sessualmente si diffondono dalla vagina all’utero e fino a
raggiungere il tratto sessuale superiore. Molte donne che soffrono
dell’infiammazione degli organi della pelvi non ne sono a conoscenza e non
avvertono nessun segno della malattia. L’infiammazione può essere diagnosticata
solo in seguito quando insorgono i problemi con la gravidanza oppure quando
inizia il dolore pelvico cronico. L’infiammazione degli organi pelvici è
estremamente pericoloso in quanto può causare l’infertilità oppure una
gravidanza extrauterina. I fattori che favoriscono l’aumento del rischio
dell’infiammazione degli organi pelvici: la presenza dei numerosi partner
sessuali, lo spirale intrauterino messo da poco, la presenza delle malattie
infiammatorie degli organi della pelvi oppure di qualsiasi altra malattia
sessualmente trasmissibile nella cartella medica.
L’infiammazione degli organi della pelvi trascurata
potrebbe comportare danni agli organi riproduttivi. Inoltre possono insorgere
le complicazioni come infertilità e gravidanza extrauterina.
- Il tumore
Le malattie che comportano i tumori e anche le
conseguenze dei trattamenti degli stessi possono incidere in maniera
significativa sulla facoltà di avere figli. Le cure radiali o chirurgiche dei
tumore all’utero oppure alle ovaie può causare l’impossibilità di concepire.
Nei casi in cui le dimensioni dei tumori sono ridotte la cura può essere
limitata alla conizzazione ossia una parziale asportazione del collo dell’utero
che in seguito permette di preservare il corpo di quest’ultimo e la possibilità
di avere una gravidanza.
Nel caso di alcuni tipi del tumore alle ovaie allo stadio
precoce in presenza del carattere dubbio della formazione (benigna o maligna)
vengono prescritti determinati interventi chirurgici che permettono di salvare
l’utero con l’aiut di cui le donne possono rimanere incinte ricorrendo
all’ovodonazione.
Al giorno d’oggi grazie alle tecnologie moderne di
crioconservazione è stato reso possibile preservare a temperature estremamente
basse gli ovuli sani prelevati appositamente alla paziente i quali in seguito
vengono trasferiti nell’utero della donna alla fine della terapia prescritta.
Tale procedura aumenta significativamente le probabilità di avere una
gravidanza con ovuli propri.
Com’è noto la chemio colpisce non solo le cellule
cancerogene ma anche quelle sane. Per cui gli uomini che hanno effettuato una
chemio rischiano di rimanere parzialmente o completamente infertili a causa
della mancanza degli spermatozoi nel liquido seminale. Spesso i giovani ragazzi
(fino a 30’anni) recuperano la possibilità di produrre gli spermatozoi dopo
alcuni mesi (talvolta qualche anno) dopo l’ultima serie di chemio. Gli uomini
piu’ anziani ci riescono difficilmente.
- L’endometriosi
L’endometriosi è la causa di infertilita in una donna su
tre. I cambiamenti dello sfondo ormonale costituiscono le basi
dell’endometriosi. Però se prima una grande diffusione dell’endometriosi si
verificava nelle donne over 35 oggi la malattia coplisce anche le ragazze
ventenni. Secondo la statistica nella metà dei casi l’endometriosi causa
l’infertilità. I problemi con il concepimento sono causati non dal focolaio
stesso dell’endometriosi ma dai malfunzionamenti che sono i sintomi stessi
della malattia: la disfunzione deel processo di ovulazione (la maturazione e
l’uscita dell’ovocita), la formazione di una grande quantità delle aderenze
nella pelvi piccola in seguito all’attività dei focolai endometriali a livello
delle ovaie e tubi di Faloppio e l’insufficienza dell’endometrio che ostacola
l’impianto dell’ovulo fecondato.
- La professione
Gli studiosi affermano che la professione può
potenzialmente incidere sulla fertilità della persona. Se voi passate la
maggior parte della giornata seduti in un ambiente caldo questo può influenzare
in modo negativo la possibilità di concepire. Innanzitutto questo discorso
riguarda gli uomini. Lo stile di vita sedentario e la temperatura alta
dell’ambiente hanno un effetto funesto sulla qualità dello sperma secondo i
medici specializzati.
Inoltre i dottori aggiungono che le persone che aspirano
ad avere una famiglia devono evitare le saune e di farsi bagno in acqua calda.
Inoltre si sconsognia di tenere il pc sulle ginocchia per molto tempo dato che
il caldo che emmette questo dispositivo influenza negativamente la salute
sessuale.
Lo stile di vita sedentario, il peso eccessivo, le
cattive abidutivi che riguaradno la dieta e l’assenza di attività fisica sono i
fattori che giocano a sfavore di un concepimento di successo.
- Il fumo e la nicotina
La passione verso il tabacco si verifica sia fra gli
uomini che fra le donne. I problemi come fumo e infertilità hanno acqusito le
dimensioni globali. A causa di sigarette nello sperma dell’uomo decresce la
densità degli spermatozoi e il loro volume quantitativo. Le cellule maschili
subiscono gradualmente i cambiamenti ormonali. Il fumo incide lentamente ma
irreversibilmente sul DNA delle cellule dello sperma maschile. Quindi le
probabilità di diventare infertili sono abbastanza alte.
Persino i fumatori-uomini passivi respirando il fumo
delle sigarette nuocciono sia a sé stessi sia al loro futuro figlio. Spesso le
compagne di tali uomini non riescono a portare a termine una gravidanza oppure
partoriscono un bambino che ha le anomalie e diffetti congeniti.
Per quanto riguarda le donne fumatrici, la struttura
dell’ovocita stesso cambia, aumentano i rischi di avere un aborto spontaneo e
una gravidanza extrauterina, decresce la funzione riproduttiva. Le donne
fumatrici di solito hanno la menopausa 3 anni prima delle donne che non fumano.
Nelle donne fumatrici attive si verificano le seguenti anomalie: il ciclo
mestruale irregolare oppure la sua completa assenza, l’aumento delle
probabilità degli eventuali (ancora non nati) figli maschi di essere infertili
e si complica il processo della fecondazione assistita.
Gli studiosi hanno effettuato un’indagine durante la
quale è stato accertato al 100% il fatto che il fumo causa la riduzione della
fertilità nelle donne. Piu’ fuma una donna piu’ ha le probabilità di non poter
concepire un figlio. Questo si spiega con l’impossibilità degli ovuli femminili
di rinnovarsi in quanto gli stessi si formano ancoar prima della nascita della
donna stessa. Il fumo passivo è atrettanto nocivo come quello attivo. Gli
specialisti affermano che la persona che aspira involontariamente il fumo di
sigarette riceve lo stesso danno alla salute come quella che fuma.
- Il caffé e il té
La caffeina viene associata all’elevato rischio di avere
un aborto spontaneo. Si consiglia alle donne che cercano una gravidanza di
ridurre il consumo di caffé e di té per arrivare al massimo di 3 tazze al
giorno oppure meno di 200 mg di caffeina al giorno.
Esiste una statistica del consumo elevato di caffeina
durante la gravidanza con esiti negativi come il ritardo dello sviluppo del
feto e l’aborto spontaneo, - spiegano i dottori. La caffeina può essere
trasmessa tramite il sangue dalla madre al figlio però il feto non ha la
capacità di metabolizzare la caffeina. Ricordate che la caffeina si contiene
non solo nel caffé e nel té ma anche nelle bevande energetiche, nel cioccolato,
coca cola e nelle sciroppe contro la tosse, negli integratori alimentari e
negli alimenti che possono essere comprati senza sapere cosa essi contengano.
La caffeina può incidere anche sulla fertilità maschile.
Le ricerche americane hanno dimostrato che il consumo di piu’ di 265 mg di
caffeina può ridurre la fertilità maschile. Gli uomini che prendono piu’ di 2
tazze di caffe ristretto al giorno hanno le probabilità di diventare padri 1:5
mentre le probabilità di coloro che consumano solo una tazza sono molto piu’
alte.
La caffeina può danneggiare lo sperma al livello
molecolare. L’infertilità può diventare una conseguenza negativa del consumo di
caffeina, abuso dell’alcol, fumo ecc.
Ricordate che voi siete in grado di influenzare
positivamente la vostra salute. Ma allo stesso tempo potete facilmente
nuocerle.
Nelle vostre mani c’è la possibilità di poter migliorare
il vostro naturale potenziale di avere figli. Tenete presente che ricorrendo
all’aiuto di PMA la qualità dei vostri ovociti e del vostro sperma è
altrettanto importante.
Migliorate il vostro stile di vita, fate regolarmente le
visite mediche e non trascurate i consigli medici. È sempre meglio prevenire
che curare. Ciò non vuol dire che oggi dovete rifiutarvi di prendere una tazza
di caffé oppure un bicchiere di vino a cena. Bisogna semplicemente ricordare di
consumare tutto moderatamente.
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