La storia dei genitori anziani di Casale è nota un po’ a tutti quanti noi: nel 2010 i coniugi Deambrosis hanno una figlia in età decisamente avanzata rispetto agli standard: lui aveva 69 anni e lei 57.
Fin qui niente male, se non fosse stato per un episodio che ha fatto ricadere sulla coppia l’accusa di abbandono dei minori: il 28 giugno 2010, Luigi sta scaricando la spesa dalla macchina e, preso da diverse cose da fare, dimentica la bambina in auto.
Fin qui niente male, se non fosse stato per un episodio che ha fatto ricadere sulla coppia l’accusa di abbandono dei minori: il 28 giugno 2010, Luigi sta scaricando la spesa dalla macchina e, preso da diverse cose da fare, dimentica la bambina in auto.
Dopo pochi minuti, senza che si registrino conseguenze fisiche, torna in auto, ma i vicini di casa – allarmati dai pianti della piccola – avevano già chiamato i carabinieri. Scattata la denuncia di abbandono, i coniugi riescono quasi subito a uscirne scagionati, ma il procedimento dinanzi al Tribunale per i Minorenni è avviato.
Genitori anziani di Casale: il lungo calvario
Gli viene quasi subito tolto l’affidamento della bambina in quanto il Tribunale ritiene che i genitori non possano prendersi adeguatamente cura della piccola e che, da allora a oggi, è stata sballottata fra case famiglia e genitori affidatari, vedendo solo un giorno alla settimana i propri genitori biologici.
Alla base della decisione dei giudici c’era l’avanzata età dei genitori, i quali sono stati condannati dai giudici per una sorta di narcisismo ed egoismo di voler diventare genitori nonostante la loro età non garantisse loro le forze che la crescita di un bambino richiede.
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