Nel campo della fecondazione in vitro sono diversi i parametri che portano ad una nascita senza complicazioni e tra quelli che presentano maggiore criticità c’è la valutazione dello sviluppo embrionario e la successiva identificazione degli embrioni da trasferire.Secondo i dati del CDC Fertility Success Rates Report 2012, si sono ottenute 35.840 gravidanze su 80.373 trasferimenti di embrioni in cicli a fresco, avendo il 55,6 % di fallimenti d’impianto.
Per ottenere maggiori capacità di successo e offrire un supporto tecnologico al laboratorio IVF è stato creato Eeva, un sistema di raccolta di immagini e di diagnostica tecnologicamente avanzato, con lo scopo di rendere automatizzata e predittiva la valutazione degli embrioni in fase di sviluppo.
Questa tecnologia si basa sull’utilizzo dell’Algoritmo Xtend, che prende come riferimento dopo un accurato studio 5 parametri di sviluppo: età ovocita, P2, P3, analisi post P3, conteggio cellule. Il test Eeva calcola in modo automatico i tempi di divisione celluare (P2-P3), ottenendo valori oggettivi e coerenti.
Per ottenere maggiori capacità di successo e offrire un supporto tecnologico al laboratorio IVF è stato creato Eeva, un sistema di raccolta di immagini e di diagnostica tecnologicamente avanzato, con lo scopo di rendere automatizzata e predittiva la valutazione degli embrioni in fase di sviluppo.
Questa tecnologia si basa sull’utilizzo dell’Algoritmo Xtend, che prende come riferimento dopo un accurato studio 5 parametri di sviluppo: età ovocita, P2, P3, analisi post P3, conteggio cellule. Il test Eeva calcola in modo automatico i tempi di divisione celluare (P2-P3), ottenendo valori oggettivi e coerenti.
Il sistema Eeva è l’unico che permette di scegliere in maniera sicura e non invasiva, gli embrioni con il più alto potenziale di sviluppo. Ciò permette di incrementare le possibilità di successo di una gravidanza rispetto a quelle ottenute grazie ai soli metodi tradizionali. La valutazione dello sviluppo embrionario nelle tecniche tradizionali di fecondazione in vitro presenta dei limiti:
- - Valutazione soggettiva
- - Disponibilità limitata di immagini dello sviluppo dell’embrione
- - Poche informazioni per confrontare embrioni con buon potenziale evolutivo
Come funziona Eeva?
- Eeva non è invasivo:
utilizza un microscopio dotato di macchina fotografica che gli permette una visione costante dell’evoluzione embrionaria. Viene inserito in incubatore che rimarrà costantemente chiuso, proteggendo l’embrione da eventuali perturbazioni che possono influire sullo sviluppo.
- Eeva utilizza un software brevettato:
le immagini dello sviluppo vengono registrate e analizzate in maniera automatica da un software innovativo, che fornisce una predizione accurata sul potenziale evolutivo dell’embrione.
- Il sistema fornisce informazioni obiettive allo specialista:
l’analisi delle immagini da parte del software, fornisce allo specialista del centro informazioni predittive riguardanti il potenziale sviluppo embrionario già a partire dal 3° giorno dopo la fecondazione.
- Supporta l’embriologo:
aiuta l’embriologo nell’identificazione degli embrioni con un alto potenziale di svilupparsi in Blastocisti, stadio cruciale dello sviluppo embrionario. Il sistema Eeva è stato sviluppato sulla base di numerose e rilevanti ricerche effettuate dalla Stanford University. Molti test clinici hanno dimostrato come l’utilizzo di Eeva in ausilio alle tradizionali tecniche IVF migliori l’esito dei trattamenti di fertilità. Inoltre è stato dimostrato che Eeva, in aggiunta alle normali metodiche, permette di valutare embrioni che hanno il 53% di possibilità in più di arrivare allo stadio di Blastocisti.
utilizza un microscopio dotato di macchina fotografica che gli permette una visione costante dell’evoluzione embrionaria. Viene inserito in incubatore che rimarrà costantemente chiuso, proteggendo l’embrione da eventuali perturbazioni che possono influire sullo sviluppo.
- Eeva utilizza un software brevettato:
le immagini dello sviluppo vengono registrate e analizzate in maniera automatica da un software innovativo, che fornisce una predizione accurata sul potenziale evolutivo dell’embrione.
- Il sistema fornisce informazioni obiettive allo specialista:
l’analisi delle immagini da parte del software, fornisce allo specialista del centro informazioni predittive riguardanti il potenziale sviluppo embrionario già a partire dal 3° giorno dopo la fecondazione.
- Supporta l’embriologo:
aiuta l’embriologo nell’identificazione degli embrioni con un alto potenziale di svilupparsi in Blastocisti, stadio cruciale dello sviluppo embrionario. Il sistema Eeva è stato sviluppato sulla base di numerose e rilevanti ricerche effettuate dalla Stanford University. Molti test clinici hanno dimostrato come l’utilizzo di Eeva in ausilio alle tradizionali tecniche IVF migliori l’esito dei trattamenti di fertilità. Inoltre è stato dimostrato che Eeva, in aggiunta alle normali metodiche, permette di valutare embrioni che hanno il 53% di possibilità in più di arrivare allo stadio di Blastocisti.
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