giovedì 22 ottobre 2015

Incontinenza urinaria in gravidanza e dopo il parto

Incontinenza urinaria in gravidanza
        A chi non è mai capitato specie in gravidanza o nel dopo parto di perdere una goccia di urina? Cominciamo a definire cos'è l'incontinenza urinaria: una perdita involontaria di urina che si può verificare in diverse situazioni ad esempio dopo un colpo di tosse o uno sforzo intenso (incontinenza da sforzo) oppure si ha talmente il bisogno di andare in bagno da non riuscire a trattenersi (incontentinenza da urgenza).
         Qualunque sia l'origine o la quantità persa resta un problema molto fastidioso e anche molto comune.

Quali sono i motivi per cui si perde urina in gravidanza? Quali invece nel dopo parto?

         Man mano che la gravidanza procede il volume dell'utero cresce insieme al bambino, ed essendo utero e vescica molto vicini parte di esso si poggia direttamente sulla vescica schiacciandola. Questo schiacciamento insieme alla normale lassita' (ossia facilità a cedere) dei tessuti in gravidanza, può provocare il rilascio di alcune gocce di urina se la vescica è piena.

        Nel dopo parto invece il motivo principale è lo stiramento delle fibre nervose. Mi spiego meglio, durante il passaggio nel canale del parto il bambino stira le fibre muscolari del collo dell'utero e della parete vaginale. Queste pareti sono strettamente collegate alle pareti dell'uretra e ricche di terminazioni nervose responsabili dei segnali inviati al cervello sullo stato della vescica. Lo stiramento provoca un momentaneo intorpidimento delle fibre nervose che non comunicano più correttamente, e quindi quando la vescica è piena potrebbero causare anche in questo caso piccole perdite di urina.

È possibile prevenire il disturbo e in che modo?

         Vi sono diversi esercizi che si possono fare per cercare di migliorare il tono muscolare responsabile del rilascio finale delle gocce di urina, ma prima di questi voglio sottolineare la prima regola fondamentale, valida per gravidanza e dopo parto ma anche per tutta la vita: non trattenere l'urina. Infatti più la vescica si riempie più le sue pareti si distendono andando a ricreare la stessa situazione dell'utero che comprime le fibre nervose. Inoltre una vescica colma non riuscirà ad incamerare altra urina proveniente dai reni fino a quando non si sarà svuotata e quindi aumentano le probabilità di perdite.

Passiamo ora agli esercizi, possono essere eseguiti sia in gravidanza che nel dopo parto.
  1. Il primo e più semplice esercizio per tenere in allenamento la muscolatura pelvica specie quella intorno all'uretra fa parte dei famosi esercizi di Kegel: durante la minzione cercate di trattere l'urina per 3 secondi e poi continuate ad urinare, e poi ripetete. Una sorta di stop e via per massimo quindici volte divise all'interno della giornata e mai più di cinque volte nella stessa minzione. Vi do tutti questi numeri perché se si esagera nell'effettuare questo tipo di esercizio ad un certo punto la vescica non risponderà più allo stop, perché messa sotto eccessivo stress e quindi la situazione peggiora invece di migliorare.
  2. Il secondo esercizio è legato alla respirazione: mentre inspirate immaginate che il vostro perineo sia una mano che si apre pronta per afferrare qualcosa; mentre espirate afferrate con i muscoli del perineo un'ipotetica pallina e stringetela forte per tre secondi, e poi lasciate andare. Questo esercizio migliorerà la capacità di contrazione dei muscoli e quindi potrà aiutare nel trattenere l'urina nel momento dell'urgenza.
  3. Il terzo esercizio lega la respirazione a dei piccoli movimenti. Può essere eseguito sia in piedi, che da sedute o da sdraiate: mentre inspiro porto indietro il bacino, come se il sacro volesse toccare la schiena, e lascio andare i muscoli. Mentre espiro riporto il bacino in avanti chiudendo, stringendo i muscoli del perineo in progressione, come se ritornate alla posizione iniziale non possa passare attraverso i muscoli nemmeno uno spillo. E rilasso. Ripetizioni massime dieci.
  4. Ultimo esercizio importante è invece legato ad un movimento piu' ampio ed è eseguibile in due varianti. La prima variante: Inspirate profondamente e mentre espirate accovacciatevi; durante la discesa stringete i muscoli del perineo con forza crescente, fino ad arrivare al punto di forza massimo quando sarete vicine a terra. A questo punto rilassate i muscoli e risollevatevi da terra. La seconda variante riguarda invece la donne in gravidanza che possono avere difficoltà a piegarsi. Durante una nomale camminata inspirate quando mettete avanti il piede destro ed espirate (contraendo insieme i muscoli del perineo) mentre portate avanti il sinistro. Numero massimo di ripetizioni dell'esercizio è dieci.
         Importante quando eseguite gli esercizi con respirazione e poi quelli col movimento, è non forzare il ritmo del respiro o trattenere il fiato. Questo perché se si trattiene il respiro o al contrario si fanno respiri troppo brevi non solo non si ossigena il sangue e quindi rischiate giramenti di testa, ma anche la pressione interna al corpo aumenta in un caso e diminuisce nell'altro andando a riflettersi sul sistema di tenuta proprio dei muscoli del pavimento pelvico.
         Come potete vedere sono quattro semplici esercizi che tutte potete eseguire. Muscoli tonici nel pavimento pelvico durante il periodo di massima distensione e di uso come la gravidanza e il parto, significano salute e riduzione del rischio (anche dopo diversi anni) di incappare in problemi imbarazzanti.

Fonte http://www.pianetamamma.it/gravidanza/disturbi-in-gravidanza/incontinenza-urinaria-donne-in-gravidanza.html

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