Il parto prematuro, o nascita pretermine, è una delle possibili situazioni complicate che una mamma deve affrontare, un’esperienza che può comportare delle difficoltà, ma che deve essere affrontata con serenità e coraggio. Sono molti i motivi che possono portare ad una nascita prematura che si verifichi quindi prima delle fatidiche 40 settimane di gestazione. La prima regola, se il rischio di parto prematuro è presente, è assicurarsi di partorire in una struttura dotata di un reparto di patologia neonatale. Vediamo allora quali possono essere i fattori di rischio e come affrontare il parto prematuro.
I fattori di rischio del parto prematuro Si parla di parto prematuro quando la nascita avviene prima della 37ma settimana di gestazione. I motivi di rischio possono essere molti, solitamente le ragioni possono risiedere in infiammazioni generali dell’organismo o reazioni legate al sistema immunitario, ma anche l’età avanzata o troppo precoce possono essere motivo di rischio. Il feto potrebbe risentire poi di problemi legati alla placenta, anche anemia e ipertensione possono essere elementi di rischio.
La diagnosi di parto prematuro Una visita ginecologica accurata e dei controlli costanti possono aiutare a diagnosticare questa eventualità di prepararsi quindi ad affrontarla al meglio. Grazie ad una ecografia sarà possibile valutare la situazione del feto, la visita generale permetterà invece di tenere sotto controllo l’inizio della dilatazione del collo dell’utero. Ma non sempre un parto prematuro può essere diagnosticato o prevenuto in modo sicuro. Esistono infatti anche delle tendenze genetiche e famigliari ai parti prematuri, altri motivi possono essere l’uso di droghe o alcol, il fumo o una forte situazione di stress.
Come affrontare il parto prematuro Si tratta di una grande sfida, ma anche di una situazione in cui la speranza che tutto vada per il meglio non deve mai venire meno. Le situazioni possono essere molto diverse, ma solitamente il parto prematuro non presenta grosse complicazioni per la madre, molti dei rischi del neonato dipendono invece dal suo grado di sviluppo e da eventuali complicanze. I rischi maggiori si hanno infatti prima della 34ma settimana di gestazione.
I timori non sono solo per la sopravvivenza del neonato, ma anche per le possibili conseguenze cliniche e sindromi che può sviluppare a causa della nascita prematura. Si tratta di un percorso difficile, ma che bimbo e genitori devono affrontare assieme senza perdersi d’animo. Oggi i progressi della medicina permettono di essere molto più fiduciosi rispetto anche solo a qualche anno fa.
Fattori importanti sono il grado di sviluppo degli organi interni del bimbo e il suo peso, può infatti capitare che il suo stadio di sviluppo sia più avanzato rispetto all’età gestazionale. L’incubatrice sarà in grado di ricreare al meglio la temperatura e l’alimentazione dell’ambiente materno, ma è importante che i genitori non smettano di stare vicini al proprio bimbo, un piccolo fiore fragile che i genitori dovranno amare intensamente, trasmettendo al neonato tutto il loro amore e il loro coraggio.
Fonte http://www.donnad.it/con-i-tuoi/mamma/nascita/parto-prematuro-affrontalo-con-serenita
I fattori di rischio del parto prematuro Si parla di parto prematuro quando la nascita avviene prima della 37ma settimana di gestazione. I motivi di rischio possono essere molti, solitamente le ragioni possono risiedere in infiammazioni generali dell’organismo o reazioni legate al sistema immunitario, ma anche l’età avanzata o troppo precoce possono essere motivo di rischio. Il feto potrebbe risentire poi di problemi legati alla placenta, anche anemia e ipertensione possono essere elementi di rischio.
La diagnosi di parto prematuro Una visita ginecologica accurata e dei controlli costanti possono aiutare a diagnosticare questa eventualità di prepararsi quindi ad affrontarla al meglio. Grazie ad una ecografia sarà possibile valutare la situazione del feto, la visita generale permetterà invece di tenere sotto controllo l’inizio della dilatazione del collo dell’utero. Ma non sempre un parto prematuro può essere diagnosticato o prevenuto in modo sicuro. Esistono infatti anche delle tendenze genetiche e famigliari ai parti prematuri, altri motivi possono essere l’uso di droghe o alcol, il fumo o una forte situazione di stress.
Come affrontare il parto prematuro Si tratta di una grande sfida, ma anche di una situazione in cui la speranza che tutto vada per il meglio non deve mai venire meno. Le situazioni possono essere molto diverse, ma solitamente il parto prematuro non presenta grosse complicazioni per la madre, molti dei rischi del neonato dipendono invece dal suo grado di sviluppo e da eventuali complicanze. I rischi maggiori si hanno infatti prima della 34ma settimana di gestazione.
I timori non sono solo per la sopravvivenza del neonato, ma anche per le possibili conseguenze cliniche e sindromi che può sviluppare a causa della nascita prematura. Si tratta di un percorso difficile, ma che bimbo e genitori devono affrontare assieme senza perdersi d’animo. Oggi i progressi della medicina permettono di essere molto più fiduciosi rispetto anche solo a qualche anno fa.
Fattori importanti sono il grado di sviluppo degli organi interni del bimbo e il suo peso, può infatti capitare che il suo stadio di sviluppo sia più avanzato rispetto all’età gestazionale. L’incubatrice sarà in grado di ricreare al meglio la temperatura e l’alimentazione dell’ambiente materno, ma è importante che i genitori non smettano di stare vicini al proprio bimbo, un piccolo fiore fragile che i genitori dovranno amare intensamente, trasmettendo al neonato tutto il loro amore e il loro coraggio.
Fonte http://www.donnad.it/con-i-tuoi/mamma/nascita/parto-prematuro-affrontalo-con-serenita
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