Pensieri delle donne incinte
La gravidanza viene spesso descritta come uno stato di grazia; si dice che una donna incinta sia più bella – il che può essere anche vero – ma spesso si trascurano gli aspetti meno piacevoli. Una delle paladine dell'attesa non tanto dolce è Kim Kardashian che quando aspettava la sua prima figlia aveva il coraggio di inguainarsi in vestiti in lattice e infilarsi sandali effetto salsiccia dichiarando che comunque non stava tanto bene. Nausee, incontinenza, piedi gonfi, gambe che si trasformano in un reticolo autostradale a causa delle varici: di tutto ciò si parla molto di più in Rete rispetto alla vita reale.Le donne incinte hanno poi una sorta di vocabolario standard “italiano-gravida” “gravida-italiano” con cui si esprimono e con il quale – se le si ascolta bene – possono dire il proprio pensiero sulla gravidanza, non sempre pieno di uccellini che cantano Chopin, torte alle mele e pelle radiosa. Vediamo allora quali sono le frasi più comuni che vanno interpretate (mariti, compagni, futuri nonni: siete avvisati):
- “Ho un po' di nausea” in realtà significa “Sono su una nave con maremoto forza 8 e non ho vie di fuga”: la nausea è uno dei sintomi più fastidiosi dei primi mesi di gravidanza. Ti dà fastidio tutto, persino il tuo deodorante. In compenso davanti a casa tua è arrivato un camion che ha scaricato 18 chili di crakers, gli unici che possono fare qualcosa contro il perenne stato di vomito.
- “Devo fare pipì” in realtà significa “Datemi un vasino portatile perché la vescica non risponde più ai miei comandi”: andare in bagno (molto) più spesso è un'altra delle caratteristiche della gravidanza. Basta bere a volte un goccio d'acqua che si scatena l'inferno. E più vi sforzate di non pensare ad andare in bagno, tutto attorno a voi vi ricorda che dovrete andarci a brevissimo, come la pubblicità con le montagne da cui sgorga una sorgente purissima.
- “Ho le gambe gonfie” in realtà significa “Non pensavo di essermi trasformata nell'omino Michelin”: soprattutto se si è incinte in estate, il caldo farà sentire maggiormente questo fastidio. Vi accorgerete che le vostre estremità inferiori sono diventate a forma simil salsiccia e non si distinguono più. Quelli che vi sembravano caviglie in realtà sono le vostre ginocchia.
- “Non mi vedo più i piedi” in realtà significa “So di camminare ancora perchè lo faccio, ma in realtà non ne ho le prove”. Nell'ultimo periodo di gravidanza, quando la pancia è prominente, è possibile che non si vedano più i piedi. Prendetela con ironia: sappiate che ve li potete sempre far massaggiare da vostro marito.
- “Dormo male” in realtà significa “Vengo presa a calci, non respiro, per girarmi nel letto ci impiego circa un'ora”. La scienza sostiene che il cattivo sonno nell'ultimo trimestre sia una sorta di preparazione ai primi tempi della nascita del bambino. La scienza, a volte, è un po' disgraziata.
- “Ho un po' paura di partorire” in realtà significa “Posso chiedere a qualcun altro di farlo al posto mio?” Quelle che dicono che non hanno paura mentono, soprattutto se sono al primo figlio. Il dolore del travaglio è forse il più intenso che possa provare una donna, è normale che si apra il casting per trovare un'altra disposta a fare la vostra parte. Peccato che non si possa.
- “Sto attenta a quello che mangio” in realtà significa “Perché la gravidanza fa venire le voglie se non si può mangiare il gelato con le patatine fritte?” L'alimentazione è fondamentale anche in dolce attesa, ma è un po' difficile seguire una dieta quando cibi che prima insieme vi sembravano solo un esperimento culinario mal riuscito, oggi vi appaiano come un piatto da 3 stelle Michelin.
- “Abbiamo delle idee sul nome” in realtà significa “Abbiamo messo dei nomi in un cappello ed estrarremo a sorte”. Non sempre si vuole rinunciare a chiamare il proprio bambino Manfredi Ulrico o Clara Miura e quindi l'unico modo è quello di affidarsi alla sorte.
Fonte http://www.pianetamamma.it/gravidanza/disturbi-in-gravidanza/pensieri-donne-incinte.html
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