Il consumo di alcol in gravidanza può rappresentare un vero e proprio rischio per il nascituro. I danni che ne derivano possono essere evidenti nel bambino, attraverso malformazioni fisiche alla nascita e anomalie comportamentali durante la fase di crescita.
A seconda della gravità di questi danni si parla di FAS, sindrome fetale alcolica, ARND, disturbi dello sviluppo neurocomportamentale alcol correlati; ARBD, difetti alla nascita alcol correlati: un insieme di disagi di diversa intensità e natura denominato spettro dei disordini feto-alcolici, FASD.
La sindrome alcolico fetale, FAS, rappresenta la patologia più grave. Gli effetti possono essere di vario tipo e manifestarsi in modo differente. I principali danni della sindrome alcolico fetale sono malformazioni fisiche, in particolare al viso, ritardi nello sviluppo psicofisico, alterazioni comportamentali, deficit di attenzione e apprendimento, problemi di memoria, di relazione e d’integrazione sociale.
La ARND indica la presenza di una disabilità intellettiva e problemi di comportamento, cognitivi, di apprendimento, disturbi di adattamento, dell’esecuzione e dell'umore. La ARBD comporta difetti fisici tra cui patologie del cuore, dello scheletro, dei reni, dell’orecchio e anche malformazioni oculari, in assenza di disturbi apparenti neurocomportamentali o cerebrali.
I danni causati da queste malattie sono purtroppo permanenti, e il bambino è costretto a convivervi per tutta la vita, senza poter disporre di cure che ne mitighino gli effetti, ma è fondamentale sapere che il FASD è evitabile al 100% se non si consuma alcol durante la dolce attesa.
Fonte http://www.alfemminile.com/gravidanza/alcol-rischi-neonato-s1362732.html
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