Crescere accompagnate da racconti spaventosi incentrati sul dolore o le procedure mediche subìte è molto diverso da crescere con l’idea che, sì: partorire in modo naturale non è una passeggiata, ma si può fare, oppure che è l’evento più magico della propria vita…
Questo ci fa capire l’importanza del vissuto di un parto in una Donna: non solamente per lei stessa, ma anche per la madre che sarà un giorno la sua bambina, o il padre e compagno che sarà un giorno il suo bambino!
“Non si può cambiare il mondo senza cambiare il modo di venire al mondo” Michel Odent
I bambini assorbono come spugne ciò che sono i genitori, osservano e immagazzinano ogni sensazione, emozione, espressione. E quindi l’idea che ci si costruisce rispetto al parto può spaziare da quella di un processo completamente Normale per cui siamo naturalmente predisposte a quella di un evento traumatico e violento subìto passivamente al pari di una condanna, passando attraverso l’idea del “ci sono passate tutte” (piuttosto riduttiva a parer mio) o a quella più magica del rito di passaggio. Insomma, le“50 sfumature di parto”…
Non il sano e fisiologico dolore che accompagna il parto naturale, “normale”, quel dolore non associato a malattia che, in quanto tale, più facilmente può essere compreso, accettato e accolto. Quel dolore che può addirittura diventare guida e compagno di un travaglio e parto senza paura. No, queste bimbe sono nate da un dolore innaturale, artificiale, troppo forte e dilaniante e lacerante per essere sia compreso, sia a maggior ragione accettato e accolto.
E purtroppo se lo portano dietro fino al proprio, di parto.
Insieme a tutto il resto del bagaglio: dal “Tu donna partorirai con dolore” (condanna biblica), all’idea tutta femminista del dolore inutile, evitabile, senza senso, oggi che disponiamo di tecniche scientifiche e all’avanguardia, fino ai racconti delle amiche, puntuali come la morte. Il tutto condito da un’ostetricia troppo spesso fatta di routine, automatismi e protocolli dove ogni donna è uguale all’altra, un utero da monitorare e dal quale far uscire un bambino sano nei tempi più brevi.
Le future Madri di oggi sono le più difficili da assistere e accompagnare.
Oggi essere Ostetriche con il cuore è una sfida non per tutte. Occorre pazienza, amore, tempo, rispetto, fiducia, accoglienza. Bisogna saper guardare a quella Donna e al suo mondo interiore, rispettarla e amarla affinché essa riscopra dentro di sé la propria innata forza vitale e la consapevolezza e fiducia in se stessa. Non è facile e non è per tutte, anche perché il percorso deve iniziare anzitutto da sé, dall’ex-bimba spesso nata proprio come quelle future madri…
Fonte http://www.bambinonaturale.it/2015/09/50-sfumature-parto-naturale/
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