"Dai, quando manca ancora?!", "Non vedo l'ora di vederlo", gioie "Senti! Il primo calcio", e sorprese "Lo sapevi che in gravidanza non si può mangiare la carne cruda? E che un bambino durante lo svezzamento non può mangiare tutto?".
Durante i nove mesi della gravidanza una donna, portatrice di vita, è al massimo del proprio splendore. Il conto alla rovescia viene fatto insieme al resto della famiglia per poter incontrare "lui/lei", il piccolo miracolo che si sta formando nel suo ventre.
Durante i nove mesi della gravidanza una donna, portatrice di vita, è al massimo del proprio splendore. Il conto alla rovescia viene fatto insieme al resto della famiglia per poter incontrare "lui/lei", il piccolo miracolo che si sta formando nel suo ventre.
Purtroppo però non sempre tutte le donne riescono a portare a termine la propria gravidanza. Il caso, la sfortuna o la natura possono intromettersi e bloccare la crescita della piccola vita che stava per nascere.
Francesca Fedeli è una di queste donne. Una coraggiosa lottatrice che dopo due aborti non si è fermata e non si è arresa. Francesca sapeva che il suo piccolo miracolo stava per arrivare, bisognava solamente continuare a crederci e lottare. Un giorno di quattro anni fa la bella notizia: è incinta.
Francesca Fedeli è una di queste donne. Una coraggiosa lottatrice che dopo due aborti non si è fermata e non si è arresa. Francesca sapeva che il suo piccolo miracolo stava per arrivare, bisognava solamente continuare a crederci e lottare. Un giorno di quattro anni fa la bella notizia: è incinta.
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Francesca e Roberto non si arrendono e un passo per volta iniziano il loro percorso insieme a Mario: tanta fisioterapia, a casa e in ospedale, e un programma sperimentale per l'attivazione dei neuroni specchio. Ma non bastava. Perché Mario non guardava gli esercizi, guardava i genitori, così concentrati a insegnargli l'autonomia che si erano "dimenticati di trasmettergli la gioia di vivere".
Allora decidono di cambiare prospettiva: se volevano il meglio da Mario, dovevano dare il meglio di se stessi. Francesca e Roberto riprendono così a fare con lui le cose belle che amavano fare prima: viaggiare, ascoltare musica, leggere, frequentare gli amici. E lui, passo a passo, letteralmente, si è messo in piedi ed è diventato il bambino sorridente che è oggi.
Abbiamo chiesto a Francesca cosa l'avesse spinta a raccontare la sua storia in un libro "Lotta e sorridi". Lei, come sempre, con il suo sorriso carico di empatia e la sua incredibile e contagiosa voglia di vivere negli occhi ci ha spiegato che sentiva la necessità di raccontare ad altri genitori la sua storia.
"Avevo ancora qualcosa da dire. E di cui ringraziare. Sentivamo quest’esigenza forte di andare a raggiungere altre famiglie. E’ un libro che parla del buon senso dei neuroni specchio e di quello che abbiamo imparato dalla nostra storia con Mario, partendo da quando abbiamo ricevuto il colpo, lo ’stroke’, passando per l’elaborazione del trauma in famiglia e finendo con i nostri progetti tra medicina e tecnologia. E poi perché i proventi a noi destinati dalla vendita del libro saranno completamente devoluti all’associazione Fightthestroke, ancora un altro modo per garantire un futuro migliore ai giovani sopravvissuti all’ictus.".
Fonte http://www.alfemminile.com/essere-genitori/lotta-e-sorridi-francesca-fedeli-s1375328.html
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