Un recente studio pubblicato su Pediatrics, prestigiosa rivista medico scientifica, ha infatti messo in evidenza come le mamme particolarmente attive abbiano la tendenza a mettere al mondo bambini destinati a muoversi in misura maggiore rispetto ai coetanei nati da mamme più sedentarie.
Riuscire a dedicarsi all’attività fisica subito dopo la nascita del piccolo richiede buone capacità organizzative ma ripaga non solo dal punto di vista di una più rapida remise en forme post parto, ma anche sotto l’aspetto della salute della neo-mamma e del bambino.
Uno studio condotto presso le Università di Cambridge e di Southampton è infatti riuscito a dimostrare una stretta associazione esistente tra l’attività della mamma e quella del suo piccolo.
I ricercatori hanno condotto lo studio su 554 bambini di 4 anni e relative mamme. Il gruppo ha dovuto indossare per una settimana un particolare strumento in grado di valutare i diversi livelli di attività fisica svolti quotidianamente.
I risultati hanno immediatamente evidenziato come il livello di attività fisica della madre corrispondesse a quella del figlio.
In pratica, tanto più una donna si dimostrava attiva, tanto più era attivo il suo bambino e, a fronte di un’ora al giorno di esercizio fisico materno, il bambino aumentava di 6 minuti la propria attività.
A loro volta, però, i piccoli particolarmente amanti del movimento, costringono le loro mamme a un un surplus di attività fisica.
I ricercatori hanno così dedotto che l’attività di uno dei due componenti della coppia madre-figlio influenza a sua volta quella dell’altro.
Anche aumentando di poco i propri livelli di attività, la madre può quindi influire in modo benefico sulla salute del proprio bambino che, fin dalla prima infanzia si abituerà a uno stile di vita salutare, come è stato già in passato documentato da studi scientifici.
In particolare, una ricerca condotta dall’Università di Auckland e pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, ha infatti messo in evidenza che le donne che svolgono una vita particolarmente attiva partoriscono bambini di peso leggermente più contenuto (circa 140 grammi in meno).
Al contrario, le mamme facili a essere sedentarie mettono al mondo neonati di peso superiore e destinati ad avere maggiori probabilità di diventare obesi.
La ricerca ha coinvolto 84 donne che stavano affrontando la loro prima gravidanza.
A una parte di loro sono stati prescritti esercizi fisici da eseguire 5 volte alla settimana mentre, il restante gruppo, che ha partorito bambini di peso maggiore, ha condotto una vita sedentaria.
Secondo gli studiosi l’attività fisica favorisce il mantenimento della sensibilità al glucosio, facile a calare durante la gravidanza e a sfociare nella resistenza insulinica e nel diabete.
Fonti
– Exercise Training in Pregnancy Reduces Offspring Size without Changes in Maternal Insulin Sensitivity
Sarah A. Hopkins, James C. Baldi, Wayne S. Cutfield, Lesley McCowan, and Paul L. Hofman
Riuscire a dedicarsi all’attività fisica subito dopo la nascita del piccolo richiede buone capacità organizzative ma ripaga non solo dal punto di vista di una più rapida remise en forme post parto, ma anche sotto l’aspetto della salute della neo-mamma e del bambino.
Uno studio condotto presso le Università di Cambridge e di Southampton è infatti riuscito a dimostrare una stretta associazione esistente tra l’attività della mamma e quella del suo piccolo.
I ricercatori hanno condotto lo studio su 554 bambini di 4 anni e relative mamme. Il gruppo ha dovuto indossare per una settimana un particolare strumento in grado di valutare i diversi livelli di attività fisica svolti quotidianamente.
I risultati hanno immediatamente evidenziato come il livello di attività fisica della madre corrispondesse a quella del figlio.
In pratica, tanto più una donna si dimostrava attiva, tanto più era attivo il suo bambino e, a fronte di un’ora al giorno di esercizio fisico materno, il bambino aumentava di 6 minuti la propria attività.
A loro volta, però, i piccoli particolarmente amanti del movimento, costringono le loro mamme a un un surplus di attività fisica.
I ricercatori hanno così dedotto che l’attività di uno dei due componenti della coppia madre-figlio influenza a sua volta quella dell’altro.
Anche aumentando di poco i propri livelli di attività, la madre può quindi influire in modo benefico sulla salute del proprio bambino che, fin dalla prima infanzia si abituerà a uno stile di vita salutare, come è stato già in passato documentato da studi scientifici.
In particolare, una ricerca condotta dall’Università di Auckland e pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, ha infatti messo in evidenza che le donne che svolgono una vita particolarmente attiva partoriscono bambini di peso leggermente più contenuto (circa 140 grammi in meno).
Al contrario, le mamme facili a essere sedentarie mettono al mondo neonati di peso superiore e destinati ad avere maggiori probabilità di diventare obesi.
La ricerca ha coinvolto 84 donne che stavano affrontando la loro prima gravidanza.
A una parte di loro sono stati prescritti esercizi fisici da eseguire 5 volte alla settimana mentre, il restante gruppo, che ha partorito bambini di peso maggiore, ha condotto una vita sedentaria.
Secondo gli studiosi l’attività fisica favorisce il mantenimento della sensibilità al glucosio, facile a calare durante la gravidanza e a sfociare nella resistenza insulinica e nel diabete.
Fonti
– Exercise Training in Pregnancy Reduces Offspring Size without Changes in Maternal Insulin Sensitivity
Sarah A. Hopkins, James C. Baldi, Wayne S. Cutfield, Lesley McCowan, and Paul L. Hofman
Nessun commento:
Posta un commento