sabato 3 dicembre 2016

I braccialetti della fertilità: funzionano davvero? No, però…

braccialetti fertilita3       Gli antichi egizi indossavano i bracciali della fertilità raffiguranti Iside, la loro dea della fertilità. I romani invece avevano bracciali con le rappresentazioni di Carmenta (Protettrice della gravidanza e della nascita e patrona delle levatrici), Cerere (divinità materna della terra e della fertilità) e Candelifera (dea della luce e delle candele).
       I cristiani infine  sono devoti a San Gerardo Maiella e Sant’Anna, entrambi protettori delle donne incinte.
       Premesso che non ritengo che gemme  e talismani possano influire sulla fertilità e infatti non sussistono prove scientifiche a favore di questa credenza, vediamo perché e in che modo questi braccialetti  aiuterebbero la fertilità visto che tanto se ne parla in rete.
       La Cristalloterapia è un tipo di medicina alternativa con lo scopo di eliminare problematiche fisiche attraverso  il contatto di cristalli o altri minerali con  il nostro corpo.
       Secondo chi crede in questa pratica, ogni cristallo, sarebbe dotato di una sorta di “campo energetico” in grado di interferire con il  corpo umano sui piani definiti come “fisico-emotivo-mentale” e spirituale, riportando “l’equilibrio” e “l’armonia”.
       Ribadendo quindi che non esiste alcuna prova di efficacia o utilità clinica del metodo,vediamo quali sarebbero i  cristalli e le pietre preziose consigliati per promuovere la fertilità: agata, ambra, ametista, avventurina, acquamarina, diaspro, corniola, celestino, crisocolla, crisoprasio, citrino, fluorite, granato, ematite, giada, lapislazzuli, malachite, pietra di luna, tormalina verde, anguria tormalina, turchese, ossidiana, opale, quarzo rosa, quarzo chiaro, quarzo fumé e occhio di tigre.
       Ma perché proprio queste pietre? Guardiamo insieme alcune  proprietà che sono loro attribuite.
       L’ agata  si ritiene sia connessa con il  secondo chakra, responsabile della fertilità.
       La corniola, anch’essa   associata al secondo chakra a contatto con l’ombelico  combatterebbe  la sterilità mentre appoggiata sul ventre di una donna incinta proteggerebbe  il bambino e lo manterrebbe tranquillo e sereno.
       Il diaspro rosso è  associato invece  al primo chakra. Dovrebbe aiutare  il concepimento equilibrando gli organi riproduttivi. La  giada è fondamentalmente una  pietra portafortuna, mentre la  pietra di luna  stimolerebbe la fertilità femminile.
Infine il  quarzo rosa oltre ad aiutare le ferite del cuore a rimarginarsi, favorirebbe anch’essa il concepimento.

Un consiglio spassionato e disinteressato?

       Non affidatevi a credenze inutili. Se il bimbo non arriva dopo un anno di tentativi mirati   rivolgetevi a degli esperti medici nel campo dell’infertilità che vi faranno tutti gli accertamenti del caso per capire il perché il bambino non arriva e vi daranno l’aiuto necessario affinché il vostro sogno si avveri.

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