Mettere i paletti - Quando nasce un bambino, è naturale che amici e parenti facciano a gara per vederlo e far visita ai neogenitori. Questo tipo di situazione, però, può mettere in difficoltà la neomamma che si sente già stressata o comunque sotto pressione. La fatica del parto, l'esperienza dell'allattamento, l'umore ballerino... Si tratta di sensazioni assolutamente fisiologiche e da non soffocare. Quindi, perlomeno nelle prime settimane, è importante far sapere a parenti e amici che si preferisce restare soli con il bebé e posticipare le visite in un momento emotivamente e fisicamente più tranquillo.
Uscire di casa - La neomamma non dovrebbe rinchiudersi in casa con il bebé. Il neonato, infatti, può essere portato fuori sin dai primi giorni di vita. L'essenziale è non recarsi in luoghi affollati (mezzi pubblici, centri commerciali, ecc...) almeno per le sue prime settimane di vita. Ma la passeggiata quotidiana, anche prolungata, è un vero e proprio toccasana per mamma e bambino. Camminare fuori di casa, insieme al proprio bebé, aiuta la mamma a riconquistare la percezione di sé, a ossigenarsi e a sentirsi parte del mondo. L'ideale sarebbe incontrarsi con altre neomamme e dedicarsi lunghe passeggiate nel verde con carrozzina o fascia portabebé, chiacchierando e godendosi pause rigeneranti in compagnia.
Occuparsi di sé - Per una neomamma, occuparsi di se stessa non significa cercare spasmodicamente di tornare in forma in tempi record. Anzi, volersi bene vuol dire rispettare il tempo necessario per riprendersi. Per favorire il benessere, è bene seguire una dieta equilibrata e naturale. E bere moltissimo, per reidratarsi e favorire l'allattamento. Inoltre, è importante imparare a delegareanche soltanto per una mezz'ora. Per il tempo di una doccia rigenerante, il bebé può stare tranquillamente con il papà, con un'amica o con i nonni.
Confidarsi con il partner - Baby blues o depressione post partum vera e propria. Entrambe queste condizioni si legano spesso alla mancanza di dialogo con il partner. Infatti, non tutte le neomamme si sentono libere di confessare al padre del bambino, il senso di inadeguatezza o di impotenza che le travolge non appena nasce il bebé. E non è facile confidarsi se non si percepisce temporaneamente il senso di attaccamento materno che si credeva di dover provare o se si hanno strane sensazioni sul proprio bambino. Ma parlare è assolutamente necessario e, se il partner non si pone in ascolto, è bene recarsi in un consultorio e approfittare dei colloqui psicologici dedicati proprio alle neomamme e, spesso, gratuiti.
Partecipare ai corsi - I reparti maternità degli ospedali, così come i consultori, non organizzano soltanto corsi pre-parto ma anche ritrovi post-parto. Dal corso di massaggio del bebé allo yoga, è importante informarsi e partecipare a questi incontri. Infatti, il contatto ravvicinato con le altre neomamme è fondamentale per capire e sentire che non si è sole, sia nella gioia sia nel dolore. E, benché si tratti di dolori fisiologici e transitori, i disagi emotivi della neomamma non andrebbero mai trascurati.
Uscire di casa - La neomamma non dovrebbe rinchiudersi in casa con il bebé. Il neonato, infatti, può essere portato fuori sin dai primi giorni di vita. L'essenziale è non recarsi in luoghi affollati (mezzi pubblici, centri commerciali, ecc...) almeno per le sue prime settimane di vita. Ma la passeggiata quotidiana, anche prolungata, è un vero e proprio toccasana per mamma e bambino. Camminare fuori di casa, insieme al proprio bebé, aiuta la mamma a riconquistare la percezione di sé, a ossigenarsi e a sentirsi parte del mondo. L'ideale sarebbe incontrarsi con altre neomamme e dedicarsi lunghe passeggiate nel verde con carrozzina o fascia portabebé, chiacchierando e godendosi pause rigeneranti in compagnia.
Occuparsi di sé - Per una neomamma, occuparsi di se stessa non significa cercare spasmodicamente di tornare in forma in tempi record. Anzi, volersi bene vuol dire rispettare il tempo necessario per riprendersi. Per favorire il benessere, è bene seguire una dieta equilibrata e naturale. E bere moltissimo, per reidratarsi e favorire l'allattamento. Inoltre, è importante imparare a delegareanche soltanto per una mezz'ora. Per il tempo di una doccia rigenerante, il bebé può stare tranquillamente con il papà, con un'amica o con i nonni.
Confidarsi con il partner - Baby blues o depressione post partum vera e propria. Entrambe queste condizioni si legano spesso alla mancanza di dialogo con il partner. Infatti, non tutte le neomamme si sentono libere di confessare al padre del bambino, il senso di inadeguatezza o di impotenza che le travolge non appena nasce il bebé. E non è facile confidarsi se non si percepisce temporaneamente il senso di attaccamento materno che si credeva di dover provare o se si hanno strane sensazioni sul proprio bambino. Ma parlare è assolutamente necessario e, se il partner non si pone in ascolto, è bene recarsi in un consultorio e approfittare dei colloqui psicologici dedicati proprio alle neomamme e, spesso, gratuiti.
Partecipare ai corsi - I reparti maternità degli ospedali, così come i consultori, non organizzano soltanto corsi pre-parto ma anche ritrovi post-parto. Dal corso di massaggio del bebé allo yoga, è importante informarsi e partecipare a questi incontri. Infatti, il contatto ravvicinato con le altre neomamme è fondamentale per capire e sentire che non si è sole, sia nella gioia sia nel dolore. E, benché si tratti di dolori fisiologici e transitori, i disagi emotivi della neomamma non andrebbero mai trascurati.
Fonte http://www.tgcom24.mediaset.it/donne/famiglia/cinque-consigli-per-le-neomamme_3004054-201602a.shtml
Nessun commento:
Posta un commento