Lo studio ha dunque portato a nuove scoperte nel campo della fecondazione in vitro.
Per realizzare la ricerca sono stati utilizzati degli altoparlanti che trasmettevano musica 24 ore su 24 e sono stati analizzati 985 embrioni provenienti da 114 pazienti diversi.
Gli ovuli di ogni paziente sono stati divisi in due gruppi: un gruppo è stato posto in un incubatore con altoparlanti e musica e l’altro invece senza l’apporto sonoro.
Quello che è emerso è che il tasso di fecondazione è aumentato del 4.8% per gli ovuli che “ascoltavano” la musica.
Inoltre, sono stati scelti tre differenti generi musicali: Pop, Hard Rock e musica classica, per verificare se la frequenza delle onde sonore influisse in qualche modo. Non sono emerse, però, sostanziali differenze.
La dottoressa Marisa López-Teijón, responsabile della Riproduzione Assistita presso l’Istituto Marquès ed autore principale di questo studio, ha spiegato i risultati rilevati asserendo che le micro-vibrazioni prodotte dal suono sono in grado di smuovere il terreno di coltura nel quale è posto l’ovulo.
In questo modo si verifica una distribuzione più omogenea dei nutrienti posti nel terreno e una dispersione dei prodotti tossici provenienti dal loro accumulo. In sintesi, si vengono a creare i presupposti per una crescita migliore.
Per quanto riguarda la riproduzione in vitro, da sempre si cerca di ricreare le condizioni tipiche della crescita nell’utero materno.
Quindi vengono considerate la temperatura, l’oscurità e la quantità di ossigeno ed anidride carbonica.
Quelli che rappresentano i passaggi più complessi da ricreare sono i continui movimenti intrauterini.
Grazie all’uso della musica ed alle micro-vibrazioni che questa genera, è possibile riprodurre in maniera piuttosto realistica questi movimenti.
Le vibrazioni indotte dalle note, assomigliano molto ai movimenti peristaltici delle tube di Falloppio, passaggio che l’ovocita imbocca per raggiungere l’utero.
I risultati incoraggianti di questo studio, hanno portato i ricercatori dell’Istituto Marquès a dar vita a nuove ricerche per verificare l’impatto della musica nelle altre fasi della crescita embrionale.
Fonte
Improvement of Fertilization Rates of In Vitro Cultured Human Embryos by Exposure to Sound Vibrations PDF
M López-Teijón, C Castelló, M Asensio, P Fernández, A Farreras, S Rovira, JM Capdevila and E Velilla* Institut Marquès, Barcelona, Spain
Per realizzare la ricerca sono stati utilizzati degli altoparlanti che trasmettevano musica 24 ore su 24 e sono stati analizzati 985 embrioni provenienti da 114 pazienti diversi.
Gli ovuli di ogni paziente sono stati divisi in due gruppi: un gruppo è stato posto in un incubatore con altoparlanti e musica e l’altro invece senza l’apporto sonoro.
Quello che è emerso è che il tasso di fecondazione è aumentato del 4.8% per gli ovuli che “ascoltavano” la musica.
Inoltre, sono stati scelti tre differenti generi musicali: Pop, Hard Rock e musica classica, per verificare se la frequenza delle onde sonore influisse in qualche modo. Non sono emerse, però, sostanziali differenze.
La dottoressa Marisa López-Teijón, responsabile della Riproduzione Assistita presso l’Istituto Marquès ed autore principale di questo studio, ha spiegato i risultati rilevati asserendo che le micro-vibrazioni prodotte dal suono sono in grado di smuovere il terreno di coltura nel quale è posto l’ovulo.
In questo modo si verifica una distribuzione più omogenea dei nutrienti posti nel terreno e una dispersione dei prodotti tossici provenienti dal loro accumulo. In sintesi, si vengono a creare i presupposti per una crescita migliore.
Per quanto riguarda la riproduzione in vitro, da sempre si cerca di ricreare le condizioni tipiche della crescita nell’utero materno.
Quindi vengono considerate la temperatura, l’oscurità e la quantità di ossigeno ed anidride carbonica.
Quelli che rappresentano i passaggi più complessi da ricreare sono i continui movimenti intrauterini.
Grazie all’uso della musica ed alle micro-vibrazioni che questa genera, è possibile riprodurre in maniera piuttosto realistica questi movimenti.
Le vibrazioni indotte dalle note, assomigliano molto ai movimenti peristaltici delle tube di Falloppio, passaggio che l’ovocita imbocca per raggiungere l’utero.
I risultati incoraggianti di questo studio, hanno portato i ricercatori dell’Istituto Marquès a dar vita a nuove ricerche per verificare l’impatto della musica nelle altre fasi della crescita embrionale.
Fonte
Improvement of Fertilization Rates of In Vitro Cultured Human Embryos by Exposure to Sound Vibrations PDF
M López-Teijón, C Castelló, M Asensio, P Fernández, A Farreras, S Rovira, JM Capdevila and E Velilla* Institut Marquès, Barcelona, Spain
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