Parto gemellare, i rischi
Ebbene, I ricercatori hanno analizzato i dati ricavati da più di 30 studi regolarmente pubblicati e relativi a più di 35.000 gemelli e hanno notato che il rischio di morte neonatale o di partorire un bambino già privo di vita aumenta a partire dalla 38° settimana.
La tempistica è tutto
Ora, sempre considerando che sarà importante procedere ad ulteriori approfondimenti per ottenere conferme e precisazioni, si può quindi ipotizzare che, in caso di parto gemellare, anticipare rispetto ai canonici nove mesi può essere importante per aumentare le probabilità di sopravvivenza dei bambini. In particolare, per le gravidanze cosiddette monocoriali, nelle quali cioè i feti crescono all’interno di una sola placenta e un unico sacco amniotico, il momento meno rischioso per partorire può collocarsi tra la 34° e la 37° settimana. Negli altri casi di parto gemellare i rischi restano ridotti anche tra la 37° e la 39° settimana. Le risultanze dello studio potranno essere utili per rivedere le linee guida in materia che, è bene ricordarlo, proprio per l’assenza di precedenti dati certi sono diverse in ogni Paese.
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