E’ ormai evidente che l’attuale livello di natalità sta mettendo a rischio il ricambio generazionale in Italia. Il valore di 1,39 figli per donna, nel 2013, colloca il nostro Paese tra gli stati europei con i più bassi livelli e, sempre nel 2013, l’Istat ha stimato circa 64 mila bambini nati in meno negli ultimi 5 anni. Proprio per questi motivi il Ministero della Salute ha promosso un piano nazionale che ha come scopo di collocare la fertilità al centro delle politiche sanitarie ed educative.
Il Piano Nazionale per la Fertilità (il cui slogan è “Difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro“) si propone degli obiettivi precisi. Eccoli qui i principali:
- informare i cittadini sul ruolo della fertilità, sulla sua durata e su come proteggerla evitando comportamenti a rischio,
- fornire assistenza qualificata promuovendo interventi di prevenzione e diagnosi precoce per curare la malattie dell’apparato riproduttivo.
- sviluppare nelle persone la conoscenza delle caratteristiche della loro fertilità per poter scegliere di avere un figlio consapevolmente.
- operare un vero e proprio “capovolgimento” della mentalità corrente per considerare la fertilità un bisogno essenziale non solo della coppia ma dell’intera società, promuovendo un “rinnovamento culturale in tema di procreazione”.
- Istituire una Giornata nazionale di informazione e formazione sulla fertilità, dove la parola d’ordine sarà “scoprire il prestigio della maternità”. Il “Fertility day” si celebrerà il 7 maggio 2016 ed avrà poi cadenza annuale. Sarà una occasione per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema, con una serie di iniziative a partire dagli stessi studi medici.
Nel piano approntato dal Ministero della Salute si vuole dare evidenza a temi quali il pericolo della denatalità, la bellezza della maternità e paternità, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori, l’aiuto della medicina per le coppie che non riescono ad avere bambini, prima che sia troppo tardi. Emerge infatti che in Italia il 20% circa delle coppie ha difficoltà a procreare per vie naturali, mentre solo 20 anni fa la percentuale era pari alla metà.
Aumentano dunque sempre di più le culle vuote, tanto che gli attuali livelli i denatalità destano allarme perché, avvertono gli esperti, mettono a rischio il welfare e la tenuta del sistema sociale. E proprio partendo da questo dato preoccupante che il ministero della Salute lancia oggi il Piano nazionale per la fertilità, con lo slogan ‘difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro’.
Fonte http://www.dolceattesa.rcs.it/2015/06/culle-vuote-fare-figli-e-un-affare-di-stato/
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