Prendere multivitaminici (integratori di più vitamine e sali minerali) in gravidanza potrebbe ridurre il rischio di autismo.
Lo rivela una ricerca di Elizabeth DeVilbiss della Drexel University di Philadelphia pubblicata sul British Medical Journal.
Servono però ulteriori studi sull’argomento, sottolinea DeVilbiss, perché ad oggi le evidenze scientifiche non sono ancora sufficienti per poter promuovere la raccomandazione alle gestanti di prendere i multivitaminici.
Già in passato, ma in modo mai conclusivo e con risultati spesso discordanti, sono stati effettuati studi per verificare potenziali nessi tra uso di vitamine in gravidanza e rischio di autismo. In questo lavoro è stato analizzato con tre diversi metodi analitici (per ponderare al meglio i risultati) un campione di 273.107 coppie mamma-bambino.
La donna, durante la gravidanza, ha riferito nel corso di un incontro se e quali multivitaminici assumesse (compreso l’uso di ferro e di acido folico). Tutte le diagnosi di autismo sono state registrate nel corso del tempo.
Ebbene è emersa con tutti e tre i metodi di analisi una relazione tra uso di multivitaminici (con o senza ferro e acido folico) e ridotto rischio di dare alla luce un bambino cui verrà poi diagnosticato l’autismo.
Secondo l’autrice sarebbe opportuno condurre nuove sperimentazioni, confrontando gestanti che assumono i multivitaminici con gestanti che non li assumono.
Lo rivela una ricerca di Elizabeth DeVilbiss della Drexel University di Philadelphia pubblicata sul British Medical Journal.
Servono però ulteriori studi sull’argomento, sottolinea DeVilbiss, perché ad oggi le evidenze scientifiche non sono ancora sufficienti per poter promuovere la raccomandazione alle gestanti di prendere i multivitaminici.
Già in passato, ma in modo mai conclusivo e con risultati spesso discordanti, sono stati effettuati studi per verificare potenziali nessi tra uso di vitamine in gravidanza e rischio di autismo. In questo lavoro è stato analizzato con tre diversi metodi analitici (per ponderare al meglio i risultati) un campione di 273.107 coppie mamma-bambino.
La donna, durante la gravidanza, ha riferito nel corso di un incontro se e quali multivitaminici assumesse (compreso l’uso di ferro e di acido folico). Tutte le diagnosi di autismo sono state registrate nel corso del tempo.
Ebbene è emersa con tutti e tre i metodi di analisi una relazione tra uso di multivitaminici (con o senza ferro e acido folico) e ridotto rischio di dare alla luce un bambino cui verrà poi diagnosticato l’autismo.
Secondo l’autrice sarebbe opportuno condurre nuove sperimentazioni, confrontando gestanti che assumono i multivitaminici con gestanti che non li assumono.
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