Parallelamente, dal 2005 è aumentata l’incidenza di altre cause di morte improvvisa e inattesa dell’infante durante il sonno (SUID – Sudden Unexpected Infant Death), tra le quali rientrano sia eventi spiegabili dal punto di vista anatomo-patologico quali ad esempio il soffocamento, l’asfissia e l’intrappolamento, sia eventi ancora oggi poco inquadrabili, ai quali appartiene la stessa SIDS.
Alla luce dei fatti, vi è una crescente necessità di portare avanti una politica di prevenzione non solo della SIDS, ma anche di tutte le altre cause di morte infantile correlata al sonno: poiché molti dei fattori di rischio modificabili e non modificabili per la SIDS ed il soffocamento sono sorprendentemente simili, l’AAP ha iniziato ad ampliare le proprie raccomandazioni con l’obiettivo di concentrarsi sul predisporre un ambiente sicuro per il sonno dei piccoli, al fine di ridurre l’incidenza di questi drammatici eventi.
Vediamo quindi di seguito una rassegna di alcune delle principali raccomandazioni pubblicate dall’AAP:
1. Per ridurre il rischio di SIDS, i neonati che necessitano di dormire dovrebbero essere collocati in posizione supina almeno fino al raggiungimento del 1° anno di vita: questo vale per ogni sonnellino e a prescindere da chi sia il caregiver.
Lasciar dormire il neonato su un fianco (anche se è meno rischioso rispetto alla posizione prona) non viene considerato “sicuro” e quindi non può essere raccomandato.
La posizione supina nel sonno non aumenta il rischio di soffocamento né di aspirazione nei neonati, anche in coloro che soffrono di reflusso gastroesofageo; l’eccezione riguarda i piccoli che presentano anomalie delle vie aeree superiori, per le quali i meccanismi di protezione di queste ultime, sono compromessi.
2. Elevare il capo del neonato supino non è una pratica raccomandabile in quanto è inefficace nel ridurre il reflusso gastroesofageo e potrebbe far scivolare il piccolo verso i piedi del lettino, in una posizione che rischia di compromettere la respirazione.
3. Una superficie del lettino rigida e un materasso di adeguate dimensioni, semi-rigido ed avvolto da un lenzuolo sono strumenti efficaci nel ridurre il rischio di SIDS e soffocamento.
I genitori dovrebbero preferire culle e lettini conformi agli standard di sicurezza, che non presentino spazi vuoti tra il materasso ed i rispettivi lati.
I cuscini non dovrebbero essere usati come materassi o come sostituti di questi ultimi.
Materiali morbidi e oggetti quali peluches, cuscini, trapunte o piumoni (anche se avvolti da un lenzuolo) non dovrebbero essere presenti nel lettino quando il bambino è addormentato.
4. Il neonato deve dormire in un’area libera da pericoli quali quelli rappresentati da cavi penzolanti, fili elettrici, o corde perché potrebbero comportare un rischio di strangolamento.
5. Dispositivi come seggiolini per auto, passeggini, altalene, ovetti e imbracature infantili non sono raccomandati per il sonno nella routine; quando imbracature o/e supporti di stoffa vengono utilizzati per il trasporto, è importante che la testa del piccolo sia posta al di sopra del loro tessuto, che il volto sia visibile e che il naso e la bocca non siano ostruiti.
Se il neonato si addormenta su uno di questi dispositivi, si raccomanda ai genitori di metterlo nella culla appena possibile.
6. Secondo la letteratura internazionale è raccomandabile la condivisione della camera da letto (camera-sharing) ma non la pratica della condivisione del letto con i genitori (bed-sharing/co-sleeping): esistono evidenze che questa precauzione riduce il rischio di SIDS di ben il 50%, previene soffocamento, strangolamento, ed intrappolamento, permette la vicinanza dei genitori facilitando l’alimentazione, il conforto, ed il monitoraggio del bambino.
Attualmente, non esistono studi epidemiologici che abbiano dimostrato che il bed-sharing sia protettivo rispetto alla SIDS o al soffocamento.
Ovviamente, i neonati possono essere portati nel lettone dei genitori con serenità per l’alimentazione e le coccole, ma dovrebbero poi essere riadagiati in culla quando mamma e papà sono pronti a riaddormentarsi.
Grande cautela va quindi posta nel caso si decidesse di effettuare un bed-sharing (quando il neonato condivide lo stesso letto con i genitori), una pratica sicuramente arricchente per la triade, tanto che da sempre divide le opinioni degli esperti.
Particolare attenzione va posta soprattutto nelle seguenti circostanze: neonato di età inferiore ai 3 mesi; persona che condivide il letto con lui diversa da uno dei genitori (compresi altri bambini); madre fumatrice in gravidanza o uno/entrambi i genitori fumatori (questi sono due tra i principali fattori che pongono un aumentato rischio di SIDS); uso di particolari farmaci (es. antidepressivi), alcool, droga; eccessiva stanchezza; presenza di biancheria morbida, cuscini, coperte pesanti o un vecchio materasso.
I fratelli gemelli devono dormire in due diversi lettini.
7. A causa dell’elevato rischio di SIDS e asfissia su divani e poltrone, i neonati non dovrebbero essere posti su di essi quando vi è un alta probabilità che il genitore cada improvvisamente addormentato.
8. In assenza di controindicazioni specifiche si raccomanda alle mamme di portare avanti l’allattamento al seno, il quale è associato ad un ridotto rischio di SIDS; ove possibile, le mamme dovrebbero preferire un allattamento esclusivo al seno per almeno 6 mesi in quanto questa pratica aumenta l’effetto protettivo rispetto alla SIDS.
9. Pur ricordando che il dibattito sull’uso del ciuccio nell’infanzia è ancora oggi aperto e che questo, in un serto senso, può essere considerato un surrogato del seno materno, la strategia di offrirlo al neonato nella fase che precede il sonno (solo nel caso in cui il piccolo lo accetti e lo desideri) si è rivelata idonea a ridurre il rischio di SIDS: la protezione offerta dalla stimolazione oro-tattile grazie al ciucciotto perdura nel tempo, anche se cade dalla bocca del piccolo.
Per i neonati allattati al seno è possibile ritardare l’introduzione del ciuccio, che può avvenire anche a 3-4 settimane di età.
Ad oggi, la suzione del dito non è considerata protettiva verso la SIDS.
A causa del rischio di strangolamento i ciucci non dovrebbero essere appesi attorno al collo del neonato che dorme né attaccati ai peluches.
10. Cercare di evitare il surriscaldamento dell’ambiente in cui il neonato dorme.
L’AAP sottolinea inoltre che attualmente non si dispone di prove che dimostrino l’efficacia dei dispositivi commerciali pubblicizzati come preventivi della SIDS (materassi speciali, posizionatori ecc.).
Anche l’uso di monitor cardio-respiratori non riduce il rischio di tale evento, ma in alcuni casi pre-selezionati può rappresentare una valida strategia.
Insomma care mamme, sembra tutto fin troppo complesso.
In realtà molto è dettato dalla logica e dall’istinto.
Vorrei esortarvi a non sviluppare angoscia nei confronti della tematica, ma anzi a fare tesoro di quanto letto e vivere serenamente la vostra maternità, cercando semplicemente di usare il buon senso, la moderazione e l’attenzione rispetto alle scelte che farete.
Godetevi i vostri bambini come solo voi sapete fare,
Fonti
- SIDS and other sleep-related infant deaths: expansion of recommendations for a safe infant sleeping environment
- Bed-Sharing in the Absence of Hazardous Circumstances: Is There a Risk of Sudden Infant Death Syndrome? An Analysis from Two Case-Control Studies Conducted in the UK
- Bed sharing when parents do not smoke: is there a risk of SIDS? An individual level analysis of five major case-control studies.
Alla luce dei fatti, vi è una crescente necessità di portare avanti una politica di prevenzione non solo della SIDS, ma anche di tutte le altre cause di morte infantile correlata al sonno: poiché molti dei fattori di rischio modificabili e non modificabili per la SIDS ed il soffocamento sono sorprendentemente simili, l’AAP ha iniziato ad ampliare le proprie raccomandazioni con l’obiettivo di concentrarsi sul predisporre un ambiente sicuro per il sonno dei piccoli, al fine di ridurre l’incidenza di questi drammatici eventi.
Vediamo quindi di seguito una rassegna di alcune delle principali raccomandazioni pubblicate dall’AAP:
1. Per ridurre il rischio di SIDS, i neonati che necessitano di dormire dovrebbero essere collocati in posizione supina almeno fino al raggiungimento del 1° anno di vita: questo vale per ogni sonnellino e a prescindere da chi sia il caregiver.
Lasciar dormire il neonato su un fianco (anche se è meno rischioso rispetto alla posizione prona) non viene considerato “sicuro” e quindi non può essere raccomandato.
La posizione supina nel sonno non aumenta il rischio di soffocamento né di aspirazione nei neonati, anche in coloro che soffrono di reflusso gastroesofageo; l’eccezione riguarda i piccoli che presentano anomalie delle vie aeree superiori, per le quali i meccanismi di protezione di queste ultime, sono compromessi.
2. Elevare il capo del neonato supino non è una pratica raccomandabile in quanto è inefficace nel ridurre il reflusso gastroesofageo e potrebbe far scivolare il piccolo verso i piedi del lettino, in una posizione che rischia di compromettere la respirazione.
3. Una superficie del lettino rigida e un materasso di adeguate dimensioni, semi-rigido ed avvolto da un lenzuolo sono strumenti efficaci nel ridurre il rischio di SIDS e soffocamento.
I genitori dovrebbero preferire culle e lettini conformi agli standard di sicurezza, che non presentino spazi vuoti tra il materasso ed i rispettivi lati.
I cuscini non dovrebbero essere usati come materassi o come sostituti di questi ultimi.
Materiali morbidi e oggetti quali peluches, cuscini, trapunte o piumoni (anche se avvolti da un lenzuolo) non dovrebbero essere presenti nel lettino quando il bambino è addormentato.
4. Il neonato deve dormire in un’area libera da pericoli quali quelli rappresentati da cavi penzolanti, fili elettrici, o corde perché potrebbero comportare un rischio di strangolamento.
5. Dispositivi come seggiolini per auto, passeggini, altalene, ovetti e imbracature infantili non sono raccomandati per il sonno nella routine; quando imbracature o/e supporti di stoffa vengono utilizzati per il trasporto, è importante che la testa del piccolo sia posta al di sopra del loro tessuto, che il volto sia visibile e che il naso e la bocca non siano ostruiti.
Se il neonato si addormenta su uno di questi dispositivi, si raccomanda ai genitori di metterlo nella culla appena possibile.
6. Secondo la letteratura internazionale è raccomandabile la condivisione della camera da letto (camera-sharing) ma non la pratica della condivisione del letto con i genitori (bed-sharing/co-sleeping): esistono evidenze che questa precauzione riduce il rischio di SIDS di ben il 50%, previene soffocamento, strangolamento, ed intrappolamento, permette la vicinanza dei genitori facilitando l’alimentazione, il conforto, ed il monitoraggio del bambino.
Attualmente, non esistono studi epidemiologici che abbiano dimostrato che il bed-sharing sia protettivo rispetto alla SIDS o al soffocamento.
Ovviamente, i neonati possono essere portati nel lettone dei genitori con serenità per l’alimentazione e le coccole, ma dovrebbero poi essere riadagiati in culla quando mamma e papà sono pronti a riaddormentarsi.
Grande cautela va quindi posta nel caso si decidesse di effettuare un bed-sharing (quando il neonato condivide lo stesso letto con i genitori), una pratica sicuramente arricchente per la triade, tanto che da sempre divide le opinioni degli esperti.
Particolare attenzione va posta soprattutto nelle seguenti circostanze: neonato di età inferiore ai 3 mesi; persona che condivide il letto con lui diversa da uno dei genitori (compresi altri bambini); madre fumatrice in gravidanza o uno/entrambi i genitori fumatori (questi sono due tra i principali fattori che pongono un aumentato rischio di SIDS); uso di particolari farmaci (es. antidepressivi), alcool, droga; eccessiva stanchezza; presenza di biancheria morbida, cuscini, coperte pesanti o un vecchio materasso.
I fratelli gemelli devono dormire in due diversi lettini.
7. A causa dell’elevato rischio di SIDS e asfissia su divani e poltrone, i neonati non dovrebbero essere posti su di essi quando vi è un alta probabilità che il genitore cada improvvisamente addormentato.
8. In assenza di controindicazioni specifiche si raccomanda alle mamme di portare avanti l’allattamento al seno, il quale è associato ad un ridotto rischio di SIDS; ove possibile, le mamme dovrebbero preferire un allattamento esclusivo al seno per almeno 6 mesi in quanto questa pratica aumenta l’effetto protettivo rispetto alla SIDS.
9. Pur ricordando che il dibattito sull’uso del ciuccio nell’infanzia è ancora oggi aperto e che questo, in un serto senso, può essere considerato un surrogato del seno materno, la strategia di offrirlo al neonato nella fase che precede il sonno (solo nel caso in cui il piccolo lo accetti e lo desideri) si è rivelata idonea a ridurre il rischio di SIDS: la protezione offerta dalla stimolazione oro-tattile grazie al ciucciotto perdura nel tempo, anche se cade dalla bocca del piccolo.
Per i neonati allattati al seno è possibile ritardare l’introduzione del ciuccio, che può avvenire anche a 3-4 settimane di età.
Ad oggi, la suzione del dito non è considerata protettiva verso la SIDS.
A causa del rischio di strangolamento i ciucci non dovrebbero essere appesi attorno al collo del neonato che dorme né attaccati ai peluches.
10. Cercare di evitare il surriscaldamento dell’ambiente in cui il neonato dorme.
L’AAP sottolinea inoltre che attualmente non si dispone di prove che dimostrino l’efficacia dei dispositivi commerciali pubblicizzati come preventivi della SIDS (materassi speciali, posizionatori ecc.).
Anche l’uso di monitor cardio-respiratori non riduce il rischio di tale evento, ma in alcuni casi pre-selezionati può rappresentare una valida strategia.
Insomma care mamme, sembra tutto fin troppo complesso.
In realtà molto è dettato dalla logica e dall’istinto.
Vorrei esortarvi a non sviluppare angoscia nei confronti della tematica, ma anzi a fare tesoro di quanto letto e vivere serenamente la vostra maternità, cercando semplicemente di usare il buon senso, la moderazione e l’attenzione rispetto alle scelte che farete.
Godetevi i vostri bambini come solo voi sapete fare,
Fonti
- SIDS and other sleep-related infant deaths: expansion of recommendations for a safe infant sleeping environment
- Bed-Sharing in the Absence of Hazardous Circumstances: Is There a Risk of Sudden Infant Death Syndrome? An Analysis from Two Case-Control Studies Conducted in the UK
- Bed sharing when parents do not smoke: is there a risk of SIDS? An individual level analysis of five major case-control studies.
Nessun commento:
Posta un commento