Si sta assistendo sempre più, specie negli ultimi anni, all’esodo delle coppie verso Paesi esteri per sottoporsi alle procedure di fecondazione assistita. Molti nutrono dubbi sulle ragioni che spingono le persone ad allontanarsi dall’Italia, dal momento che il nostro Paese offre molte alternative alle coppie sfortunate che volessero avere un figlio nonostante la loro situazione medica di sterilità o infertilità. Si parla, per definire in via univoca questo fenomeno, di turismo procreativo.
Esso si direziona specialmente verso l Ucraina, ma anche verso la Svizzera, la Repubblica Ceca e la Finlandia: questo comporta, come evidente, un dispendio ulteriore in termini di stress e di denaro, visto che c’è da considerare il viaggio, il soggiorno, il vitto, e così via.
Ma qual è il motivo che spinge tante coppie a espatriare per sottoporsi alla fecondazione assistita? Il primo motivo è sicuramente la possibilità di sottoporsi alla procreazione assistita di tipo eterologo. Tale pratica consiste nel ricorso a gameti di un soggetto terzo, ossia esterno alla coppia dei futuri genitori: una simile soluzione si impone come unica alternativa ogni volta che uno dei membri della coppia si trova in una situazione medica grave, di assoluta sterilità o infertilità.
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