Il gene “Fox 13”, presente nelle cellule germinali, funzionerebbe come un interruttore, che lancia un segnale rivolto alle cellule riproduttive femminili per impedire la formazione di spermatozoi. Gli scienziati hanno provato a “spegnere” il gene, e hanno visto che le ovaie dei pesci femmina hanno iniziato a produrre spermatozoi insieme a piccole quantità di cellule uovo. In questo modo gli spermatozoi hanno fecondato gli ovuli, nonostante il corpo del pesce continuasse ad avere sembianze femminili.
La ricerca indaga le dinamiche della produzione di spermatozoi
Cosa significa tutto ciò? Significa che le cellule germinali, cioè quelle responsabili della riproduzione, non devono necessariamente risiedere negli organi riproduttivi maschili per trasformarsi in spermatozoi.
Questa ricerca, guidata da Toshiya Nishimura e pubblicata sulla rivista Science Express, ha segnato un passo avanti nel controllo delle tecniche alla base della realizzazione di gameti artificiali. Come afferma Carlo Alberto Redi, docente di Biologia dello sviluppo presso l’Università di Pavia: “i ricercatori giapponesi hanno trovato un elemento, il gene fox 13, che si inserisce in una circuiteria di geni i quali, insieme, governano la differenziazione di una cellula, cioè fanno sì che un gamete si trasformi in un ovulo o in uno spermatozoo. Evidentemente il fox 13 ha una posizione gerarchica particolare se è in grado, una volta silenziato, di far produrre spermatozoi da un pesce femmina”.
Questa scoperta, potrebbe essere una cura per la sterilità, o, permettere la creazione dinuove forme di genitorialità. E voi, che ne pensate? Fino a che punto può o deve arrivare la scienza?
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