Quando è consigliato rivolgersi a uno specialista
"Se dopo 12 mesi di rapporti liberi e quindi non influenzati dalla ricerca costante e quasi maniacale di un figlio, non si è ancora instaurata una gravidanza, sarebbe meglio iniziare a rivolgersi a uno specialista specifico della fertilità - dice Paolo Emanuele Levi Setti, responsabile dell'unità operativa di medicina della riproduzione all'istituto clinico Humanitas - Se l’età della donna supera i 36 anni o c’è stato in passato qualche evento che potrebbe aver creato dei problemi (operazioni, malattie) questo limite dovrebbe essere abbassato a sei mesi".
- Info istituzionali: Registro nazionale procreazione medicalmente assistita.
- Associazioni che si occupano di problemi di fertilità: Amica Cicogna; Cerco un bimbo;L'Altra cicogna; Madre provetta; unbambino.it; Hera; Sos Infertilità.
Quando si ricorre alle tecniche di procreazione medicalmente assistita?
"Non c’è una regola assoluta: è l’esperto a valutare, caso per caso, anche in base all’età della coppia e all’esito degli esami, se e quando procedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita".
Non pensare subito a una malattia
Lo stile di vita influisce moltissimo sulla fertilità tua e del tuo partner. I medici sostengono che tra i fattori da considerare vi sono: lo stress, il consumo eccessivo di alcol e caffè e il fumo. Nella donna inoltre, l'ovulazione può essere influenzata dall'obesità o dall'eccessiva magrezza. Prima di preoccuparti, quindi, fai un esame critico del tuo stile di vita. In Italia circa il 20% delle coppie ha problemi di fertilità.
Valutare quale sia l’impatto dei diversi fattori di infertilità è molto difficile. Una stima affidabile, benché relativa solo a una parte della popolazione, proviene dai dati riguardanti le coppie che si rivolgono ai centri per la procreazione assistita. I dati raccolti dal Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assisita sono i seguenti:
- infertilità femminile: 35,5%
- infertilità maschile e femminile: 15%
- infertilità idiopatica: 13,2%
- altro: 1%
Le principali cause di infertilità (maschile e femminile) sono:
- età tardiva nell’intraprendere una gravidanza: il periodo più fertile per una donna è infatti tra i 20 e i 25 anni (100%), resta alto fino ai 35 (circa il 50%), subisce un notevole calo dai 35 ai 40 (20%), è bassissimo oltre i 40 (5-7%). L'età dell'uomo è molto meno significativa. Tuttavia uomini in età avanzata hanno un eiaculato peggiore sia in termini qualitativi sia quantitativi;
- problemi di peso: sia l'obesità sia l'eccessiva magrezza possono condizionare la fertilità. Sia le donne obese che le donne sottopeso possono avere un’alterazione nella produzione degli ormoni steroidei, che interferisce con la regolazione del ciclo;
- stile di vita, inquinamento ambientale: sull'infertilità femminile e maschile sembrano influire anche le condizioni ambientali e lo stile di vita (incluso lo stress). Anche se giungere a conclusioni certe è difficile perché i fattori da valutare sono molti ed eterogenei. Anche il fumo di sigaretta può nuocere alla fertilità maschile e femminile, così come l'esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano può agire negativamente;
- malattie sessualmente trasmesse: sifilide, gonorrea e anche la più insidiosa clamidia da una parte rendono spesso dolorosi i rapporti sessuali, dall'altra hanno un effetto tossico sugli spermatozoi e alterano l’equilibrio chimico della vagina. Se compare qualche sintomo, non esitare, vai dal ginecologo/andrologo;
- endometriosi: malattia molto diffusa in Italia e una delle prime cause d’infertilità femminile. E' originata dalla presenza anomala dell'endometrio, il tessuto che riveste la superficie interna dell’utero, in altri organi come ovaie, tube o vagina;
- steroidi anabolizzanti: sono quelle sostanze dopanti, usate nello sport, che servono ad aumentare la massa muscolare. Dosi elevate assunte con regolarità hanno effetti negativi sulla fertilità e sulla salute;
- condizioni lavoratative: l'esposizione a radiazioni, sostanze tossiche o a microtraumi, aumentano il rischio di infertilità;
- cause mediche: tutte le patoligie in grado di alterare la struttura e la funzione del testicolo o del pene (come per esempio, criptotorchidismo, ipospadia, varicocele). Il tumore al testicolo, in particolare è sia un fattore di rischio in sé stesso sia in conseguenza del trattamento chemioterapico o radioterapico. Un fattore noto, ma non sempre determinante, d'infertilità maschile è il varicocele (ingrossamento della vena del testicolo). Sono considerati anche fattori genetici. Per esempio, si è ipotizzato che un'alterazione sul braccio lungo del cromosoma Y porti a un aumentato rischio di oligozoospermia.
(Fonti: Rossella Bartolucci, responsabile dell'associazione Sos Infertilità e autrice del libro "Volando con le cicogne" - Casa Editrice Mammeonline;Giulia Scaravelli, responsabile del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell'Istituto Superiore della Sanità)
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