Quando il bambino tarda ad arrivare, per problemi di sterilità di uno dei due partner, una delle soluzioni possibili e percorribili è quella di ricorrere alla tecnica della fecondazione assistita.
Una scelta sempre più discussa e diffusa tra le coppie di tutto il mondo, che prevede un percorso intenso e complesso, da affrontare con pazienza, attenzione e tanta complicità.
Per vivere con più serenità la decisione di ricorrere a questa tecnica, arrivare preparatiinformandosi al meglio e ottimizzare le possibilità di concepimento, è bene sapere che esistono delle condizioni precise che regolano la possibilità di successo dell’impianto.
Una di queste, importantissima, è legata al giorno scelto per la fecondazione in vitro: non tutti i giorni sarebbero egualmente validi e fertili per dare il via ad una nuova vita.
Un team di ricercatori spagnoli ha approfondito la tematica, studiando nel dettaglio come il periodo della fecondazione influisca concretamente e sensibilmente sulle possibilità di un esito positivo.
Il focus dell’analisi medica si basa sulla condizione dell’utero materno, effettuata attraverso una biopsia, per verificare il suo stato di rivestimento interno: attraverso questo studio il team di scienziati è stato in grado di definire se l’utero femminile fosse, in un dato momento, nelle condizioni ideali per accogliere l’embrione, oppure se fosse meglio aspettare.
Da una verifica pratica di questa teoria, realizzata su un campione di donne che in passato avevano tentato di ricorrere alla fecondazione in vitro senza successo, è risultato che monitorando con cura il giorno dell’intervento si possano aumentare le possibilità di impianto di circa il 15%.
9 donne, sulle 17 sottoposte all’analisi, hanno concretamente dato il via ad una gravidanza.
Un dato da prendere con cautela, non ancora ufficializzato, ma che regala, senza dubbio, una speranza in più alle coppie che attendono, con ansia, di stringere tra le braccia il proprio bambino.
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