Innanzitutto non bisogna fasciarsi la testa se dopo un mese di tentativi il bambino non arriva, infatti si definiscesterilità l’assenza di concepimento dopo un anno di rapporti non protetti, e in un anno questi rapporti devono avvenire almeno un giorno sì e uno no e soprattutto devono avvenire con copiosità nel periodo fertile del proprio ciclo.
Fertilità
La fertilità umana è la capacità per cui un uomo e una donna possono concepire un figlio in seguito ad un rapporto sessuale. Gli organi principali della fertilità sono l’apparato genitale maschile e l’apparato genitale femminile, ma essi lavorano sotto il controllo del sistema nervoso centrale, quindi sono modulati nel loro funzionamento da tutti gli stimoli esterni ed interni che raggiungono l’uomo e la donna. La fertilità umana riguarda tutto l’uomo e tutta la donna nell'insieme della loro persona. La funzione degli apparati genitali può essere alterata sia per malattie dei singoli organi sia perché risente di difficoltà che riguardano l’organismo intero (esempio: la grande stanchezza o lo stress possono ridurre la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli nell’uomo o ritardare o bloccare la maturazione dell’ovocita nella donna).
Fattori che influenzano la fertilità
Cause comune della sterilità
Il concepimento dipende da tanti fattori, come le condizioni di salute generale, lo stile di vita, la frequenza dei rapporti e l’età. Con il passare del tempo, infatti, gli ovuli tendono a perdere sia la vitalità sia la capacità di svilupparsi in modo adeguato a produrre embrioni normali. Fertilità ed età sono inversamente proporzionali: a vent’anni una donna ha il 35 per cento di possibilità di rimanere incinta per ogni mese di rapporti sessuali non protetti, a trent’anni il 30 per cento e a quaranta si scende al 10. Spirale, passate interruzioni di gravidanza, infezioni genitali, endometriosi, squilibri ormonali o anomalie dell’apparato riproduttivo sono cause comuni di sterilità femminile.
Quando si può parlare di sterilità
Dopo dodici mesi di tentativi inutili si inizia con le indagini, in modo da completarle nell’arco di 12-18 mesi. Si fa un’analisi del sangue per valutare i livelli ormonali, un’ecografia a cui segue, se necessario, un’isteroscopia e una laparoscopia. Alla donna spettano i maggiori sacrifici in termini di salute, tempo, sofferenza fisica e psicologica, sia nel corso degli accertamenti sia nelle fasi di preparazione al concepimento assistito. Rispetto all’uomo, le procedure di diagnosi sono più fastidiose fino a richiedere l’utilizzo di anestesia generale con le complicazioni che ne possono nascere.
Nella ricerca di un figlio, poi, non è raro che si verifichino uno o più aborti spontanei, esperienza che mettere a dura prova entrambi i partner ma che la donna elabora con più difficoltà essendo il proprio corpo dimostratosi incapace di portare avanti la gravidanza.
I risultati non sono mai brillantissimi. Le percentuali di "bambini in braccio" (come gli esperti chiamano la conclusione dell’iter concepimento, gravidanza, parto) sono del 25-30 per cento per le donne più giovani, a cui segue un crollo dopo i 36 anni
Nella ricerca di un figlio, poi, non è raro che si verifichino uno o più aborti spontanei, esperienza che mettere a dura prova entrambi i partner ma che la donna elabora con più difficoltà essendo il proprio corpo dimostratosi incapace di portare avanti la gravidanza.
I risultati non sono mai brillantissimi. Le percentuali di "bambini in braccio" (come gli esperti chiamano la conclusione dell’iter concepimento, gravidanza, parto) sono del 25-30 per cento per le donne più giovani, a cui segue un crollo dopo i 36 anni
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