Uno studio pubblicato su Human Reproduction da un gruppo di ricercatori guidati da Janne Bentzen dell'Ospedale Universitario di Copenhagen ha evidenziato l’esistenza di una forte correlazione tra la durata della vita fertile di una donna e l'età della madre al momento della menopausa. La ricerca ha coinvolto 527 donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni la cui riserva ovarica è stata valutata tramite ecografia transvaginale e dosaggio sierico di AMH (ormone anti-mulleriano).
È stato, così, scoperto che nelle donne le cui madri sono entrate in menopausa precocemente, all'età prevista o in ritardo i livelli di AMH diminuiscono, rispettivamente, dell'8,6, del 6,8 e del 4,2% l'anno, mentre il numero di ovociti presenti nelle ovaie si riduce, in modo simile, del 5,8, del 4,7 e del 3,2% l'anno. Questi risultati non dimostrano che l'età della madre alla menopausa predice quella della figlia o la sua probabilità di rimanere incinta ma, da un punto di vista biologico, potrebbe essere ragionevole pensare che una riserva ovarica scarsa possa avere un effetto negativo a lungo termine sul periodo di vita fertile delle figlie.
È stato, così, scoperto che nelle donne le cui madri sono entrate in menopausa precocemente, all'età prevista o in ritardo i livelli di AMH diminuiscono, rispettivamente, dell'8,6, del 6,8 e del 4,2% l'anno, mentre il numero di ovociti presenti nelle ovaie si riduce, in modo simile, del 5,8, del 4,7 e del 3,2% l'anno. Questi risultati non dimostrano che l'età della madre alla menopausa predice quella della figlia o la sua probabilità di rimanere incinta ma, da un punto di vista biologico, potrebbe essere ragionevole pensare che una riserva ovarica scarsa possa avere un effetto negativo a lungo termine sul periodo di vita fertile delle figlie.
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