giovedì 11 agosto 2016

Le posizioni allattamento più indicate

Posizioni allattamento, ne esistono migliori o peggiori?

Posizioni allattamento        Prima di tutto, bisogna sfatare un mito: più volte ginecologi ed esperti hanno affermato che non esistono posizioni più indicate di altre, ma è invece molto importante cercare di trovare, con l’esperienza ed i tentativi, la posizione che meglio fa star bene il proprio bebè.
        Lungi quindi dal dare troppo credito ai consigli delle nonne e bisnonne che sostengono che una posizione sia più indicata di altre: l’allattamento non è solo un momento importante per il nutrimento ed il sostentamento del bambino, ma lo è anche per il rapporto che si inizia a creare tra la mamma ed il bebè, e per questo motivo è fondamentale ricercare la posizione che fa stare meglio sia la mamma che il piccolo.
        Nei vari corsi preparto viene infatti insegnato alle donne in dolce attesa di ricercare la posizione più adatta ricordando quindi che non esistono modi giusti o sbagliati per l’allattamento: il consiglio generale è quello di cercare la posizione più comoda anche per rendere più semplice il riflesso di eiezione del latte dal seno.
Alcune posizioni consigliate sono:
  • La posizione a culla: la più diffusa in assoluto, ma anche la meno semplice per le principianti. Consiste nel far ripiegare leggermente la testa del bebè all’indietro in modo che la punta del suo naso sia allo stesso livello del capezzolo e che le sue labbra siano rivolte verso l’esterno;
  • La posizione a rugby: il bebè viene stretto saldamente contro il corpo della mamma, consentendole di vedere tutto il volto del bambino, che viene quasi seduto accanto alla mamma;
  • La posizione sdraiata di lato: comoda per la notte e diffusa tra le mamme esperte, ma non tra le neo mamme che potrebbero avere qualche difficoltà. Il bimbo va disteso lateralmente, pancia contro pancia.

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