La soluzione estera
Perché, dunque, si parla ancora di fecondazione eterologa? Semplicemente, perché le coppie che si trovano in una simile situazione non si sono arrese, e continuano a non arrendersi, cercando soluzioni alternative. Soluzioni queste che comportano il recarsi in Paesi esteri: sono molti, infatti, i Paesi che riconoscono la legittimità delle tecniche di fecondazione eterologa, dalla Spagna, alla Svizzera, alla Repubblica Ceca, fino alla Finlandia.
La pratica che si è dunque sviluppata e diffusa è quella del cosiddettoturismo procreativo, che ha portato molte coppie italiane e recarsi presso cliniche private estere per avviare quella procedura che invece in Italia è loro proibita. La fecondazione eterologa, difatti, consente percentuali di successo pari a quelle della fecondazione omologa, se non superiori in quanto favorite dalla fertilità dei gameti del soggetto terzo che interviene nella procedura medica. Ciononostante, in Italia continua a discutersi intorno alla possibilità di una modifica della legge.
Ecco allora che, per citare l’esempio tipico della Spagna, moltissime coppie, italiane e non, si sono recate nella penisola iberica in cerca di una soluzione. Dati non ufficiali parlano di percentuali di successo elevatissime, finanche al 50% o 60%. Il ricorso alla Spagna è avvalorato dal fatto che la legge spagnola permette l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita anche a chi sia affatto da sterilità o infertilità totale, assoluta, e dunque necessariamente alle modalità specifiche delle tecniche di procreazione assistita eterologa. Ovviamente in questo caso la coppia si vede costretta a sobbarcarsi anche i costi e le spese del viaggio, del vitto e del soggiorno.
Gli impulsi comunitari, e la prassi legislativa degli altri Paesi, hanno infatti mantenuto in vita le discussioni intorno alla possibilità di modificare il testo legislativo della legge 40 del 2004. La giurisprudenza comunitaria ha provato a influire sul legislatore italiano, così come le coppie italiane desiderose di un figlio e affette da simili gravi situazioni di sterilità, ma al momento il Governo rimane fermo sulle proprie posizioni. Sul punto si sono espresse anche eminenti autorità in materia, da Umberto Veronesi al professor Severino Antinori, e le discussioni continuano infatti a rimanere vivaci.
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