sabato 8 agosto 2015

Autoesame del seno, come fare?

        L’autoesame del seno, affiancato ai normali esami di routine, come la mammografia e i controlli clinici con gli specialisti, rappresenta il primo strumento di prevenzione deltumore alla mammella – il più frequente e invasivo tumore nella donna.
        A partire dai 20 anni, l’autoesame del seno può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Poiché la struttura del seno si modifica in base ai cambiamenti ormonali, è importante rispettare questi tempi per evitare falsi allarmi.
L’autoesame del seno consiste in due fasi:
  • osservazione;
  • autopalpazione.

          Osservazione

In piedi, a busto nudo, prima di fronte e poi di profilo allo specchio,osservare il seno per notare qualsiasi cambiamento strano nellagrandezza o nella forma delle mammelle o dei capezzoli. Notare anche eventuali cambiamenti nella cute (arrossamenti, retrazioni, ecc). L’osservazione va fatta prima con le braccia lungo il busto, poi con le braccia in alto e infine con le mani dietro la testa.
Attenzione: i due seni non sono mai perfettamente uguali ma questo è assolutamente normale!

          Palpazione

In piedi, portare una mano dietro la nuca e con l’altra palpare il seno del lato opposto. 

La palpazione va ripetuta anche in posizione supina, con uncuscino sotto la spalla. Piegare un braccio sotto la testa e con la mano del braccio libero palpare il seno del lato opposto.
         Il controllo va effettuato su entrambi i seni con le stesse modalità allo scopo di controllare         la presenza di eventuali noduli. Imparare a usare le mani nel modo corretto è                         fondamentale affinché l’autopalpazione risulti utile allo scopo. Come fare?
Disegnare piccoli cerchi
Premere la mano a piatto sul seno. Cominciando dall’esterno, con ipolpastrelli, eseguire movimenti circolari concentrici dall’alto verso il basso come a disegnare cerchi sempre più piccoli man mano che ci si avvicina al capezzolo. 'Perlustrare' lentamente l’intera mammella e la zona ascellare.


Disegnare linee
Cominciando dall’ascella, muovere lentamente le dita in alto e in basso fino a coprire l’intera superficie della mammella.


Stringere il capezzolo
Prendere il capezzolo tra pollice e indice e stringerlo delicatamente per controllare l’eventuale fuoriuscita di secrezioni.

Quando consultare il medico?
        Nella maggior parte dei casi il tumore alla mammella si manifesta come un nodulo mammario o in sede ascellare, non doloroso e piuttosto duro alla palpazione: è bene però ricordare che in nove casi su dieci un nodulo non è cancerogeno.
        In generale, oltre alla comparsa di uno o più noduli, qualsiasi cambiamento nella morfologia della mammella - come arrossamenti, retrazione o cambiamento del capezzolo, secrezioni, retrazioni della pelle, deve indurre a richiedere un controllo medico.

Fonte http://benessere.paginemediche.it/it/237/bellezza-e-salute/ginecologia-e-ostetricia/bellezza-e-salute/detail_183828_autoesame-del-seno-come-fare.aspx?c1=39&c2=391

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