Nuovo divieto ufficiale per lo stress in gravidanza. A formularlo è una ricerca condotta nel Regno Unito, in base alla quale i figli di donne che hanno sofferto di stress durante i nove mesi della gestazione sono tre volte e mezzo più inclini ad avere disordini a livello di personalità quando crescono rispetto ai bambini di puerpere rilassate. Una percentuale davvero troppo alta per non preoccuparsene.
Un campione di 4000 bambini
L’indagine è stata condotta su quattromila bambini nati a metà degli anni Settanta in Finlandia. I ricercatori hanno seguito la loro infanzia e adolescenza e hanno capito che quando le donne si preparano al parto seguendo uno stile di vita rilassato e tranquillo, anche i figli ne beneficiano, sotto il profilo dell’equilibrio mentale. Per capire fino in fondo l’influenza dello stato della madre sul feto e quindi sul bimbo che nascerà, gli studiosi hanno dato alle donne un questionario da compilare quando erano ancora incinte.
Comprendeva domande sulle loro condizioni psicologiche cui erano sottoposte durante i mesi dell’attesa. La metà delle intervistate ha riferito di vivere uno stress moderato o serio. Dopo molti anni, i ricercatori hanno esaminato i figli e hanno scoperto che l’ottanta per cento di quelli che hanno manifestato problemi a livello psicologico erano nati proprio da queste signore che non si erano rilassate nella gestazione.
Stress in gravidanza, va combattuto
Ross Brannigan, il responsabile della ricerca, pubblicata nel British Journal of Psychiatry, ha commentato che questo dato invita a fare maggiore attenzione al benessere delle donne incinte, perché da una loro condizione di disagio, stress e ansia potrebbero derivare problemi nella vita dei figli. A suo parere alle signore in stato interessante andrebbe offerto un supporto anche a livello psicologico e non solo sotto il profilo clinico.
Al momento, infatti, esistono sostegni per il post partum, quando si può manifestare la depressione, ma in rari casi si pensa a fornire aiuti perché la madre viva con serenità il periodo precedente alla nascita. Invece quando lo stress è alto, la madre rischia di trasferire all’utero degli ormoni che potrebbero avere un impatto nello sviluppo cerebrale del piccolo. Il cortisolo, appunto l’ormone dello stress, potrebbe venire trasmesso al feto e poi diventare un “compagno” sgradito e spiacevole per il resto della vita dei figli.
La prova definitiva manca ancora
Certo lo studio non dimostra che tra lo stress della gravidanza e lo sviluppo di problematiche psicologiche esista una relazione di causa effetto. I figli potrebbero avere avuto problemi anche per questioni genetiche, perché magari proprio la mamma incline allo stress ha trasmesso loro questa tendenza. Ma i ricercatori invitano a fare attenzione a questo aspetto, perché la ricorrenza appare tutt’altro che casuale. Secondo gli psicologi un alto livello di stress nella vita dei genitori ha delle conseguenze sul futuro dei figli e questo va considerato quando si decide di mettere su famiglia.
Qualche trucco per prevenire lo stress
Non a caso l’associazione Tommy’s, che si occupa di aiuti alla nascita nel Regno Unito, ha indicato quattro modi per ridurre lo stress in gravidanza.
1. Praticare la mindfulness, ovvero concentrarsi su quello che si vive, sul momento presente, senza farsi sommergere dalle preoccupazioni per il futuro.
2. Seguire corsi di yoga prenatale, che aiutano a lavorare sulla respirazione e a rilassarsi.
3. Camminare e nuotare, che impegnano il corpo in un esercizio salutare ma aiutano anche a distrarre dalle tensioni. Infine,
4. Le mamme devono essere gentili con se stesse, concedendosi momenti di relax, magari anche sottoponendosi a terapie alternative come la riflessologia. In generale devono coccolarsi e puntare al proprio benessere, perché si rifletta su quello del piccolo a breve e lungo termine.
Fonte https://www.quimamme.it/attualita/stress-in-gravidanza-salute-bimbo/
Un campione di 4000 bambini
L’indagine è stata condotta su quattromila bambini nati a metà degli anni Settanta in Finlandia. I ricercatori hanno seguito la loro infanzia e adolescenza e hanno capito che quando le donne si preparano al parto seguendo uno stile di vita rilassato e tranquillo, anche i figli ne beneficiano, sotto il profilo dell’equilibrio mentale. Per capire fino in fondo l’influenza dello stato della madre sul feto e quindi sul bimbo che nascerà, gli studiosi hanno dato alle donne un questionario da compilare quando erano ancora incinte.
Comprendeva domande sulle loro condizioni psicologiche cui erano sottoposte durante i mesi dell’attesa. La metà delle intervistate ha riferito di vivere uno stress moderato o serio. Dopo molti anni, i ricercatori hanno esaminato i figli e hanno scoperto che l’ottanta per cento di quelli che hanno manifestato problemi a livello psicologico erano nati proprio da queste signore che non si erano rilassate nella gestazione.
Stress in gravidanza, va combattuto
Ross Brannigan, il responsabile della ricerca, pubblicata nel British Journal of Psychiatry, ha commentato che questo dato invita a fare maggiore attenzione al benessere delle donne incinte, perché da una loro condizione di disagio, stress e ansia potrebbero derivare problemi nella vita dei figli. A suo parere alle signore in stato interessante andrebbe offerto un supporto anche a livello psicologico e non solo sotto il profilo clinico.
Al momento, infatti, esistono sostegni per il post partum, quando si può manifestare la depressione, ma in rari casi si pensa a fornire aiuti perché la madre viva con serenità il periodo precedente alla nascita. Invece quando lo stress è alto, la madre rischia di trasferire all’utero degli ormoni che potrebbero avere un impatto nello sviluppo cerebrale del piccolo. Il cortisolo, appunto l’ormone dello stress, potrebbe venire trasmesso al feto e poi diventare un “compagno” sgradito e spiacevole per il resto della vita dei figli.
La prova definitiva manca ancora
Certo lo studio non dimostra che tra lo stress della gravidanza e lo sviluppo di problematiche psicologiche esista una relazione di causa effetto. I figli potrebbero avere avuto problemi anche per questioni genetiche, perché magari proprio la mamma incline allo stress ha trasmesso loro questa tendenza. Ma i ricercatori invitano a fare attenzione a questo aspetto, perché la ricorrenza appare tutt’altro che casuale. Secondo gli psicologi un alto livello di stress nella vita dei genitori ha delle conseguenze sul futuro dei figli e questo va considerato quando si decide di mettere su famiglia.
Qualche trucco per prevenire lo stress
Non a caso l’associazione Tommy’s, che si occupa di aiuti alla nascita nel Regno Unito, ha indicato quattro modi per ridurre lo stress in gravidanza.
1. Praticare la mindfulness, ovvero concentrarsi su quello che si vive, sul momento presente, senza farsi sommergere dalle preoccupazioni per il futuro.
2. Seguire corsi di yoga prenatale, che aiutano a lavorare sulla respirazione e a rilassarsi.
3. Camminare e nuotare, che impegnano il corpo in un esercizio salutare ma aiutano anche a distrarre dalle tensioni. Infine,
4. Le mamme devono essere gentili con se stesse, concedendosi momenti di relax, magari anche sottoponendosi a terapie alternative come la riflessologia. In generale devono coccolarsi e puntare al proprio benessere, perché si rifletta su quello del piccolo a breve e lungo termine.
Fonte https://www.quimamme.it/attualita/stress-in-gravidanza-salute-bimbo/
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