Attualmente, è ormai condiviso dalla comunità scientifica che non vi sono controindicazioni se si pratica sesso in gravidanza, tranne nei casi di gravidanze a rischio; andrebbe evitato solo nelle ultime settimane prima del parto, infatti sia le contrazioni orgasmiche che la presenza di una sostanza simile alla prostaglandina contenuta nello sperma maschile possono favorire il travaglio.lAnche se sono ormai noti i benefici del sesso in gravidanza, la reazione delle coppie e in particolare della donna non è così scontata, anzi risulta influenzata da fattori psichici ed emotivi. Da un lato, infatti, nella società moderna la donna incinta ha riacquistato una sua femminilità e l’identità di donna tende ad essere conservata anche quando si acquisisce l’identità di madre, in un’ottica di maggiore unitarietà e armonia. Le neo-mamme continuano ad essere donne e compagne, oltre che mamme e questo risulta positivo per la vita di coppia. Infatti, l’interruzione dei rapporti sessuali può far sentire il padre escluso dalla gravidanza; mantenendo l’intimità nella coppia, invece, il papà ha la possibilità di sentirsi parte del processo procreativo e questo aumenta la sua vicinanza sia alla donna che al bambino stesso. I timori che la coppia, e la donna in modo particolare può avere sul fare sesso durante i nove mesi, sono da attribuire spesso all’inconsapevolezza che questo atto possa far male al bambino. Cosa assolutamente sbagliata poiché tali timori sono assolutamente di natura psichica, in quanto fisicamente il bambino è al sicuro e non può subire nessun danno se si fa sesso in gravidanza. Anzi, in gravidanza l’eccitazione e il piacere della donna risultano spesso intensificati a causa dell’aumentata produzione ormonale e dell’elasticità della muscolatura. Alcune ricerche hanno anche dimostrato che una sana attività sessuale in gravidanza può avere un effetto positivo sul parto: infatti, le donne che hanno orgasmi in gravidanza hanno una probabilità minore di avere parti prematuri; inoltre, le prostaglandine contenute nello sperma aumentano le contrazioni uterine e possono favorire il travaglio. Anche il bambino sembra gradire la sensazione di benessere della mamma durante il rapporto sessuale, a causa del rilascio di endorfine che entrano subito in circolo. Se si vuol fare sesso, dunque la posizione consigliata dai ginecologi è quella in cui la donna sta sul fianco e l’uomo giace davanti o dietro di lei. Sconsigliabile, invece, la posizione in cui la donna “sta sopra” in quanto potrebbe determinare una penetrazione troppo profonda. Quindi, l’attività sessuale può avvenire con accortezza, la donna non deve provare alcun dolore o fastidio, deve quindi scegliere la posizione che le è più congeniale. Per quanto riguardano invece le controindicazioni, le situazioni che controindicano l’attività sessuale in gravidanza sono le condizioni di “gravidanza a rischio” (minaccia d’aborto, perdite ematiche, minaccia di parto pretermine, ipercontrattilità, placenta previa, rottura prematura del sacco amniotico, ecc.). In questi casi l’attività sessuale deve essere evitata. In breve, non bisogna avere rapporti sessuali in caso di:
- ipercontrattilità dell’utero, trattata con assunzione di farmaci per rilassare la parete uterina stessa;
- placenta previa, ossia impiantata nella parte inferiore dell’utero, fino a coprire in parte o totalmente il collo, e perciò a maggior rischio di distacco;
- dilatazione del collo dell’utero prematura rispetto alla data del parto;
- rottura prematura del sacco amniotico.
- villocentesi e amniocentesi:questi esami provocano un rischio, sia pure minimo, di aborto spontaneo: per questo si raccomanda di non avere rapporti per circa 48 ore. Poi, tutto torna alla normalità.
Fonte https://www.chedonna.it/2019/09/06/gravidanza-sesso-guida/
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