martedì 24 settembre 2019

STOP AL FUMO PER LE MAMME IN GRAVIDANZA (E PER I PAPÀ)

      Smettere di fumare non è facile, ma una motivazione forte come la gravidanza, che sia già in corso o si stia programmando, può fare la differenza. Aiutare i futuri genitori a spegnere definitivamente la sigaretta è l’obiettivo del “Progetto Mariaelena”, dedicato a una giovane mamma e volontaria scomparsa prematuramente, nato dalla collaborazione tra il Centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, il Presidio Ospedaliero Macedonio Melloni-A.S.S.T. Fatebenefratelli Sacco e finanziato e promosso dall’Associazione Salute Donna Onlus.

      L’iniziativa ha il duplice obiettivo di sensibilizzare le gestanti a smettere di fumare eliminando un importante fattore di rischio per il feto e aiutare i papà a dire basta alle sigarette per creare una casa senza fumo.

      Il progetto, che si svolge all’Ospedale Macedonio Melloni, ha preso avvio più di un anno fa ed è articolato in diverse attività che vanno dalla sensibilizzazione delle donne e dei familiari attraverso interventi informativi durante i percorsi di accompagnamento al parto, fino alla vera e propria presa in carico della persona per il percorso di disassuefazione dal fumo. Tutto ciò grazie all’attivazione di un ambulatorio dedicato, attivo tutti i venerdì dalle 09.00 alle 12.30, al quale è possibile accedere tramite prenotazione telefonica al n. 02.23903874 o inviando una mail a elena.munarini@istitutotumori.mi.it.

      L’iniziativa è gestita dall’equipe del Centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, di cui è responsabile il dottor Roberto Boffi, in collaborazione con lo pneumologo Flavio Allegri e la psicologa Elena Munarini. La dottoressa incontra le future mamme durante gli appuntamenti mensili organizzati in Macedonio Melloni, che riguardano la gravidanza e l’allattamento: l’obiettivo è di illustrare i rischi del fumo attivo e passivo in questa delicata fase della vita e informare sulla possibilità di aiuto per smettere di fumare, per sé e/o per i propri familiari. Le fumatrici e i loro compagni che desiderano intraprendere questo percorso verranno seguiti gratuitamente e senza lista di attesa.

      «L’11% (373.00 casi) dei tumori diagnosticati nel 2018 è rappresentato da neoplasie del polmone, causate principalmente dal fumo; accanto a questo abbiamo registrato, nell’ultimo anno in Italia, un notevole aumento del fumo nel sesso femminile», spiega il dottor Boffi, responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. «La nostra speranza è che la riscossa contro questa pericolosissima tendenza parta proprio dalle future mamme, perché venga da loro una risposta matura e consapevole a dire definitivamente basta ai danni provocati dal fumo attivo e passivo delle sigarette, non solo nel delicato periodo della gravidanza e dell’allattamento, ma per tutta la vita».

      Non bisogna poi dimenticare che, sia per la donna che per l’uomo, il fumo è uno dei fattori più significativi di riduzione della fertilità e che, a prescindere dal momento della gravidanza, il fumo ha per la donna una serie di effetti nocivi (rischio aumentato di tumore della cervice uterina, menopausa anticipata, osteoporosi) che rendono importante un’attività di informazione e disassuefazione mirata proprio a loro.

       Dire basta al fumo è possibile e nel 2018, in Italia, ci sono riusciti ben 725.000 fumatori e fumatrici. Proprio la gravidanza può essere l’occasione giusta per smettere di fumare definitivamente, trasformando la necessità di tutela della salute della futura mamma e del feto in un’opportunità per tutta la famiglia di migliorare definitivamente la qualità della propria vita.

Fonte https://www.famigliacristiana.it/articolo/stop-al-fumo-per-le-mamme-in-gravidanza-e-per-i-papa.aspx

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