Attraverso il DNA è possibile sapere quanti figli si avranno e a che età. Questo è possibile grazie a 12 aree comprese nel DNA, più precisamente in 24 geni, sia di uomini che donne.
Questo studio è stato pubblicato dal “Nature Genetics” e gli scienziati di varie università Europee hanno partecipato, tra cui Inghilterra con Oxford, Paesi Bassi con Groningen e Svezia con Uppsala. Ovviamente gli scienziati hanno collaborato con sociologi, genetisti e biologi, per un totale di più di 250 persone.
L’importanza del fattore genetico
Gli studiosi hanno cercato di studiare a fondo la genetica di entrambi i sessi, che è un fattore molto importante per avere figli. Si sono analizzati varie informazioni relative a uomini e donne, sia per quanto riguarda il numero di bambini che per l’età del genitore.
La genetica viene associata a tanti fattori tra cui l’età delle prime mestruazioni e della menopausa, mentre per quanto riguarda gli uomini il cambiamento della voce in età giovanile. Secondo gli studiosi, grazie a questi dati è possibile prevedere quando, a che età e se si diventerà genitore. Due studiosi affermano che attraverso questo studio si potrà contribuire al trattamento dell’infertilità.
Delucidazioni di Melinda Mills
Melinda Mills, coordinatrice dello studio, ha affermato che: “per la prima volta sappiamo dove trovare le aree del Dna collegate al comportamento riproduttivo. Per esempio, abbiamo scoperto che le donne portatrici di varianti che portano a postporre la maternità hanno anche un profilo genetico associato a menarca e menopausa tardivi. Un giorno i medici potranno utilizzare queste informazioni per rispondere ad una domanda chiave: quanto tempo si può aspettare ‘per Dna’?”.
Continua dicendo che “è importante collocare i risultati nella giusta prospettiva, perché avere dei figli continua a dipendere in modo più forte da fattori ambientali e sociali. Rispetto alla genetica questi giocano sempre un ruolo più importante sulla decisione di avere dei bambini e, se sì, quando”. A sostenere la Mills è uno dei coautori Nicola Barban: “I nostri geni non determinano il nostro comportamento, ma per la prima volta abbiamo individuato delle zone del Dna che lo influenzano. E’ un’altra piccola tessera che ci aiuta a comporre un puzzle enorme”.
Fonte https://www.supereva.it/il-dna-sarebbe-in-grado-di-dirci-quanti-figli-potremmo-avere-23142
Questo studio è stato pubblicato dal “Nature Genetics” e gli scienziati di varie università Europee hanno partecipato, tra cui Inghilterra con Oxford, Paesi Bassi con Groningen e Svezia con Uppsala. Ovviamente gli scienziati hanno collaborato con sociologi, genetisti e biologi, per un totale di più di 250 persone.
L’importanza del fattore genetico
Gli studiosi hanno cercato di studiare a fondo la genetica di entrambi i sessi, che è un fattore molto importante per avere figli. Si sono analizzati varie informazioni relative a uomini e donne, sia per quanto riguarda il numero di bambini che per l’età del genitore.
La genetica viene associata a tanti fattori tra cui l’età delle prime mestruazioni e della menopausa, mentre per quanto riguarda gli uomini il cambiamento della voce in età giovanile. Secondo gli studiosi, grazie a questi dati è possibile prevedere quando, a che età e se si diventerà genitore. Due studiosi affermano che attraverso questo studio si potrà contribuire al trattamento dell’infertilità.
Delucidazioni di Melinda Mills
Melinda Mills, coordinatrice dello studio, ha affermato che: “per la prima volta sappiamo dove trovare le aree del Dna collegate al comportamento riproduttivo. Per esempio, abbiamo scoperto che le donne portatrici di varianti che portano a postporre la maternità hanno anche un profilo genetico associato a menarca e menopausa tardivi. Un giorno i medici potranno utilizzare queste informazioni per rispondere ad una domanda chiave: quanto tempo si può aspettare ‘per Dna’?”.
Continua dicendo che “è importante collocare i risultati nella giusta prospettiva, perché avere dei figli continua a dipendere in modo più forte da fattori ambientali e sociali. Rispetto alla genetica questi giocano sempre un ruolo più importante sulla decisione di avere dei bambini e, se sì, quando”. A sostenere la Mills è uno dei coautori Nicola Barban: “I nostri geni non determinano il nostro comportamento, ma per la prima volta abbiamo individuato delle zone del Dna che lo influenzano. E’ un’altra piccola tessera che ci aiuta a comporre un puzzle enorme”.
Fonte https://www.supereva.it/il-dna-sarebbe-in-grado-di-dirci-quanti-figli-potremmo-avere-23142
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