Come abbiamo visto in questo articolo: Che possibilità ho di rimanere incinta?, la donna ha possibilità limitate di avere dei figli, perché la sua fertilità diminuisce di molto superati i 35 anni ed è nulla con la menopausa. E l’uomo? Negli uomini l’età ha un impatto decisamente minore sulla fertilità perché gli spermatozoi vengono continuamente rinnovati e, a differenza degli ovociti della donna, non invecchiano insieme al loro “possessore”.
Nell’uomo la produzione di gameti, cioè di spermatozoi, è un processo continuo: la spermatogenesi (il processo di formazione di nuovi spermatozoi) si svolge ininterrottamente all’interno dei testicoli per tutta la vita. L’intero “ciclo di produzione” dura circa 70 giorni, dunque ogni 3 mesi un uomo rinnova interamente il suo patrimonio di spermatozoi. Ciò avviene dalla pubertà fino alla vecchiaia, e questo spiega perché un uomo di 80 anni ed oltre può essere ancora fertile e generare dei figli.
Attenzione però, questo non significa che l’età non abbia alcuna influenza sulla fertilità maschile. Col passare del tempo si può avere progressivamente ad esempio:
Nonostante ciò l’uomo – al contrario della donna – ha la possibilità di fecondare virtualmente per tutta la sua vita e generare figli sani perfino in punto di morte.
Fonte https://medicinaonline.co/2017/01/08/fino-a-che-eta-un-uomo-puo-avere-figli/
Nell’uomo la produzione di gameti, cioè di spermatozoi, è un processo continuo: la spermatogenesi (il processo di formazione di nuovi spermatozoi) si svolge ininterrottamente all’interno dei testicoli per tutta la vita. L’intero “ciclo di produzione” dura circa 70 giorni, dunque ogni 3 mesi un uomo rinnova interamente il suo patrimonio di spermatozoi. Ciò avviene dalla pubertà fino alla vecchiaia, e questo spiega perché un uomo di 80 anni ed oltre può essere ancora fertile e generare dei figli.
Attenzione però, questo non significa che l’età non abbia alcuna influenza sulla fertilità maschile. Col passare del tempo si può avere progressivamente ad esempio:
- una diminuzione della produzione di testosterone;
- una diminuzione nella quantità di eiaculato;
- una diminuzione nel numero di spermatozoi per ogni eiaculazione;
- una aumento di possibilità di generare spermatozoi alterati morfologicamente e funzionalmente;
- un aumento dei problemi prostatici;
- un aumento del periodo refrattario dopo l’orgasmo;
- un aumento delle disfunzioni erettili (quella che una volta era chiamata “impotenza”);
- un aumento dei problemi legati all’eiaculazione (aneiaculazione, eiaculazione retrograda, eiaculato di cattiva qualità);
- un periodo più prolungato di esposizione a tossine o ad altri fattori legati all’ambiente e allo stile di vita che possono determinare un deficit nella fertilità;
- un aumento della possibilità di generare figli non sani, parimenti a quello che avviene nella donna (anche se nella donna il rischio aumenta in modo maggiore rispetto all’età, in confronto all’uomo).
Nonostante ciò l’uomo – al contrario della donna – ha la possibilità di fecondare virtualmente per tutta la sua vita e generare figli sani perfino in punto di morte.
Fonte https://medicinaonline.co/2017/01/08/fino-a-che-eta-un-uomo-puo-avere-figli/
Nessun commento:
Posta un commento