lunedì 16 settembre 2019

Menopausa precoce: quali sono i segnali e come affrontarla

Menopausa precoce      La menopausa è una fase fisiologica nella vita di una donna che si verifica intorno all’età di 50 anni. È molto importante sottolineare il fatto che l’età di questa delicata fase ormonale cambia di donna in donna. L’esaurimento ovarico infatti non è lo stesso per tutte. Nasciamo con un patrimonio ovarico ben definito che determinerà, sebbene influenzato anche da agenti esterni, il nostro esaurimento ovarico e la nostra conseguente menopausa. Quando l’esaurimento ovarico avviene dai 40 ai 45 anni parleremo di menopausa prematura, mentre se si verifica prima dei 40 la definiremo menopausa precoce. Nessuna di queste condizioni è patologica. La fine della nostra età riproduttiva può essere motivo di disagio psicologico, ma non rappresenta in alcun modo un pericolo per la nostra salute. La menopausa precoce colpisce circa il 2% delle donne in Italia e può verificarsi spontaneamente o può essere indotta. Nel secondo caso l’infertilità non sarà irreversibile, per quanto molto spesso compromessa.

Menopausa precoce indotta
      In questo caso la donna raggiunge la menopausa per intervento esterno. L’asportazione di ovaie o utero costituiscono un esempio pratico di menopausa indotta. In altri casi può presentarsi a seguito di cure antitumorali come la chemio o la radioterapia. In tutti i casi vi è una scomparsa totale del ciclo, definita amenorrea, per un periodo superiore all’anno ed una mancata ovulazione. Nel caso di terapie radioterapiche però la menopausa non è definitiva. Questo perché la riserva ovarica non è azzerata, quindi per alcuni soggetti ci sono ancora possibilità di concepire naturalmente, ricorrendo alla fecondazione assistita, o congelando gli ovuli per prendere un po’ di tempo.

Menopausa precoce spontanea
      Questa seconda opzione lascia molto meno spazio alla possibilità di generare ancora prole. L’esaurimento della riserva ovarica determina senza margine di errore la fine della nostra fertilità. Le cause sono generalmente genetiche, dunque strettamente legate ad una ereditarietà familiare. Sin da quando eravamo nel pancione nostra madre ci ha geneticamente trasmesso una buona o una meno buona predisposizione alla fertilità, fornendoci un patrimonio ovarico più o meno ricco. Per quanto la quantità di ovuli sia data da una questione ereditaria non bisogna sottovalutare l’influenza che possono avere il fumo e l’eccessiva assunzione di alcol sulla velocizzazione del processo di invecchiamento ovarico. Alcuni studi dimostrano che le donne fumatrici e bevitrici possono anticipare il loro naturale decorso di menopausa di ben due anni. Sintomi Il più evidente è l’improvvisa irregolarità mestruale, che può verificarsi con la diminuzione di tempo tra una mestruazione e l’altra (polimenorrea) o inspiegabili ritardi non dovuti ad una gravidanza (oligomenorrea). L’amenorrea, ovvero la totale mancanza di ciclo, si verifica generalmente solo a seguito di un periodo di irregolarità anomala. A seguito di questi episodi di irregolarità non consueta potremo effettuare delle analisi del sangue che ci diano un quadro più chiaro della nostra condizione ormonale e che possano effettivamente confermare l’avvicinarsi di una menopausa precoce. Il periodo che precede la menopausa si chiama perimenopausa. I dosaggi ormonali possono quindi collocarci in quello specifico stadio ormonale. Gli sbalzi ormonali possono influenzare molto il nostro umore così come il nostro benessere emotivo. Sentirsi più nervose ed irascibili del solito è una condizione del tutto normale. Anche le vampate di calore sono un chiaro segnale di imminente arrivo della menopausa. Oltre ad essere molto fastidiose possono mettere a disagio le donne in pubblico. Consistono in improvvisi colpi di calore sul viso, che provocano forte sudorazione e colore paonazzo.

Come affrontare la menopausa precoce
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       L’aspetto più debilitante di questo momento non sono certo i colpi di calore o il ciclo irregolare. Per una donna ancora giovane, scoprire improvvisamente di non poter mettere alla luce dei bambini è sempre fortemente doloroso, anche se non era in programma la ricerca di un figlio. Succede alla maggior parte delle donne che prima non avevano mai pensato di avere figli, ma anche a quelle che ne hanno già concepiti. L’improvvisa sensazione di impotenza che pervade la donna in menopausa precoce può portare a forti depressioni che vanno seguite con un supporto psicologico mirato. Si consiglia dunque di non isolarsi in questo difficile momento, ma confrontarsi con altre donne che vivono lo stesso peso emotivo. Il supporto psicologico è fondamentale per vivere bene una fase totalmente naturale del nostro corpo, che ha sfortunatamente deciso di anticipare i tempi. Alimentazione ed accortezze quotidiane dovranno subire qualche leggero cambiamento ed un occhio di riguardo in più. Anche l’esercizio fisico ci aiuterà a mantenere uno stile di vita piacevole e sereno. Sul piano terapeutico invece l’iter è molto semplice. La nostra vita rimarrà esattamente la stessa, associando ai nostri ritmi quotidiani una terapia ormonale che andrà a sostituire gli ormoni naturalmente prodotti dal nostro corpo in età ancora fertile. Questo darà origine ad una apparente vita riproduttiva normale, con cicli regolari e flusso mestruale, senza purtroppo però il presentarsi dell’ovulazione. Quando decideremo di cessare la terapia ormonale sostitutiva, generalmente intorno ai 45, 50 anni, si verificherà la definitiva ed irreversibile amenorrea, che paleserà il nostro ormai avanzato stato di menopausa.

Fonte : https://www.donnaglamour.it/menopausa-precoce/benessere/?refresh_ce

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