lunedì 3 agosto 2015

Italiani pochi informati sull'infertilità e cure

  

      Le famiglie in Italia pensano troppo tardi a un figlio, con il rischio sempre maggiore di trovarsi di fronte a infertilità che le portano sempre più spesso nei centri per la fecondazione assistita. E nascono sempre meno bimbi.       In Italia si fanno sempre meno figli. E uno dei principali motivi sono i problemi economici del paese. E' l'opinione diffusa tra ginecologi, andrologi e urologi. Il 75% degli specialisti è convinto anche che la crisi economica scoraggi le coppie in difficoltà e con problemi di fertilità a ricorrere alla procreazione medicalmente assistita.         Questo è quanto emerge da una ricerca del Censis, realizzata in collaborazione con la Fondazione Ibsa, organizzazione no-profit per la ricerca scientifica, su un campione di medici specialisti.Sempre più coppie in Italia ricorrono alla PMA      Nel 2012 le coppie trattate in Italia con tecniche di procreazione medicalmente assistitaerano 54.458 (ultimo dato disponibile): + 77% rispetto al 2005. E la metà degli specialisti ritiene che i problemi di fertilità colpiscano il 20-30% degli italiani. Sicuramente un problema che è peggiorato rispetto al passato secondo il 90% dei medici interpellati.       Il motivo? Lo spostamento progressivo del momento in cui si decide di avere un figlio e quindi il momento in cui si scoprono i problemi.
Quando iniziare a preoccuparsi se un bambino non arriva?       La maggior parte degli esperti del settore interpellati ha risposto di iniziare a preoccuparsi tra i 12 e i 24 mesi dopo i primi tentativi di concepimento. Ma secondo il 36% bisognerebbe pensarci prima, trascorsi 6-12 mesi.       Tra la popolazione invece, sale a 44% la percentuale di chi ritiene che si debbano attendere almeno due anni di tentativi. Secondo poco meno della metà degli specialisti, l'età in cui una donna che aspira a essere madre dovrebbe iniziare a preoccuparsi è oltre i 35 anni.      Quasi la metà delle coppie con problemi di fertilità si sono rivolte privatamente a centri per la fertilità. Solo il 40% si rivolge a strutture pubbliche. Inoltre il 62% degli specialisti giudica i propri pazienti poco o per nulla informati sia sui problemi di infertilità e sterilità, sia sulle tecniche di procreazione medicalmente assistita. 


       Questi sono i principali risultati della ricerca «Diventare genitori oggi: il punto di vista degli specialisti», che è stata presentata il 2 aprile a Roma.


Fonte http://www.nostrofiglio.it/concepimento/infertilita/italiani-pochi-informati-sullinfertilita-e-cure

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