Negli ultimi due anni numerosi embrioni hanno viaggiato da Barcellona all’Italia per incontrare i loro futuri genitori. Si chiama Remote OvumDonation (DOD) la tecnica pioneristica che innova i trattamenti di riproduzione assistita “transfrontalieri”: non sono più i genitori a recarsi all’estero per l’impianto ma gli embrioni che li raggiungono nel Paese d’origine. Institut Marquès, centro internazionale di riferimento in ginecologia e procreazione assistita, ha presentato i risultati della sperimentazione al XXXIV congresso internazionale della ESHRE (Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia): di 215 cicli di fecondazione in vitro, effettuati in Italia negli ultimi 2 anni in collaborazione con una clinica torinese, la percentuale di gravidanza è stata del 64,6%, la natalità del 52%, la percentuale di aborto solo del 12,6%, mentre quella delle gravidanze multiple dello 0,9%.
COME FUNZIONA?
Il protocollo dell’ovodonazione a distanza è il seguente: nel Paese di origine dei pazienti, il campione di sperma del coniuge viene congelato e inviato al laboratorio di Barcellona dove la fecondazione in vitro viene eseguita con gli ovuli freschi della donatrice. Una volta fecondati, gli embrioni vengono vitrificati il quinto giorno di sviluppo (Blastocisti) e mandati all’origine, in modo che il trasferimento dell’embrione venga effettuato dal medico del paziente nel suo Paese.
I risultati sono migliori rispetto all’utilizzo di ovociti vetrificati di un banco di ovuli: “Sono risultati eccellenti, frutto di molti anni di esperienza e dell’uso delle più recenti tecnologie che ci permettono di vitrificare in sicurezza gli embrioni e inviarli nel Paese di origine del paziente”, spiega la dott.ssa Marisa López-Teijón. “Per alcuni, viaggiare per realizzare il sogno di essere genitori può essere sconveniente o problematico. Con questa tecnica siamo riusciti a progettare una soluzione: è l’embrione che viaggia.”
La fecondazione in vitro con ovociti di donatrice è la tecnica di riproduzione assistita con maggiori probabilità di successo per le pazienti i cui ovuli non hanno una qualità sufficiente per ottenere una gravidanza con una buona evoluzione. Gli embrioni ottenuti con questo trattamento hanno un grande potenziale d’impianto, poiché provengono dagli ovociti di una giovane donna senza problemi di sterilità, e l’utero della paziente è preparato in modo ottimale per riceverli.
LA REGOLAMENTAZIONE SULL’OVODONAZIONE
Attualmente, i trattamenti di riproduzione assistita con donazione di ovuli non sono possibili nella maggior parte dei Paesi europei, a causa della mancanza di donatori o di problemi legali. In Spagna la donazione di ovuli è consentita e regolamentata; difatti si tratta di uno dei Paesi con il maggior numero di donazioni. Tra i trattamenti effettuati in tutta Europa, oltre il 45% viene effettuato in Spagna. Aumenta, infatti, il numero delle donne che, non potendo realizzare un trattamento con i propri ovociti, decidono di viaggiare all’estero. In questi casi si parla di trattamenti di riproduzione assistita “transfrontalieri”.
Fonte http://www.clicmedicina.it/spagna-italia-sola-andata-viaggio-embrioni-incontrano-genitori/
COME FUNZIONA?
Il protocollo dell’ovodonazione a distanza è il seguente: nel Paese di origine dei pazienti, il campione di sperma del coniuge viene congelato e inviato al laboratorio di Barcellona dove la fecondazione in vitro viene eseguita con gli ovuli freschi della donatrice. Una volta fecondati, gli embrioni vengono vitrificati il quinto giorno di sviluppo (Blastocisti) e mandati all’origine, in modo che il trasferimento dell’embrione venga effettuato dal medico del paziente nel suo Paese.
I risultati sono migliori rispetto all’utilizzo di ovociti vetrificati di un banco di ovuli: “Sono risultati eccellenti, frutto di molti anni di esperienza e dell’uso delle più recenti tecnologie che ci permettono di vitrificare in sicurezza gli embrioni e inviarli nel Paese di origine del paziente”, spiega la dott.ssa Marisa López-Teijón. “Per alcuni, viaggiare per realizzare il sogno di essere genitori può essere sconveniente o problematico. Con questa tecnica siamo riusciti a progettare una soluzione: è l’embrione che viaggia.”
La fecondazione in vitro con ovociti di donatrice è la tecnica di riproduzione assistita con maggiori probabilità di successo per le pazienti i cui ovuli non hanno una qualità sufficiente per ottenere una gravidanza con una buona evoluzione. Gli embrioni ottenuti con questo trattamento hanno un grande potenziale d’impianto, poiché provengono dagli ovociti di una giovane donna senza problemi di sterilità, e l’utero della paziente è preparato in modo ottimale per riceverli.
LA REGOLAMENTAZIONE SULL’OVODONAZIONE
Attualmente, i trattamenti di riproduzione assistita con donazione di ovuli non sono possibili nella maggior parte dei Paesi europei, a causa della mancanza di donatori o di problemi legali. In Spagna la donazione di ovuli è consentita e regolamentata; difatti si tratta di uno dei Paesi con il maggior numero di donazioni. Tra i trattamenti effettuati in tutta Europa, oltre il 45% viene effettuato in Spagna. Aumenta, infatti, il numero delle donne che, non potendo realizzare un trattamento con i propri ovociti, decidono di viaggiare all’estero. In questi casi si parla di trattamenti di riproduzione assistita “transfrontalieri”.
Fonte http://www.clicmedicina.it/spagna-italia-sola-andata-viaggio-embrioni-incontrano-genitori/
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