L’allattamento è senza dubbio una delle esperienze più intense ed emozionanti nella vita di una mamma: questo gesto così naturale e spontaneo contribuisce a rendere ancora più forte il legame con il piccolo.
Senza dimenticare le proprietà e i benefici del latte materno, tanto che le società scientifiche consigliano sempre, l’allattamento al seno.
Ma per allattare occorrono condizioni favorevoli per le mamme, e l’omeopatia si rivela a questo proposito, una valida soluzione.
A questo proposito abbiamo chiesto al Dott. Tommaso Lovecchio, pediatra esperto in omeopatia a Bari, i vantaggi di una terapia a base di medicinali omeopatici durante l’allattamento.
Perché a suo parere la terapia omeopatica può rivelarsi un valido sostegno all’allattamento?
Alcuni disturbi come le ragadi, l’ipogalattia, ovvero la ridotta produzione lattea, oppure, al contrario, una montata lattea eccessiva possono essere risolti con i medicinali omeopatici.
Questi medicinali risultano pressoché privi di effetti indesiderati e tossicità chimica, il che li rende particolarmente adatti alle mamme che, allattando, devono considerare attentamente tutto quello che assumono.
Parliamo di ragadi: cosa sono e come possono essere trattate a livello omeopatico?
Le ragadi sono fessurazioni della pelle che si formano tendenzialmente a raggiera intorno ai capezzoli e che possono rendere particolarmente fastidioso l’allattamento.
Alle mie pazienti consiglio generalmente i medicinali omeopatici Nitricum acidum 9 CH oppure Graphites 9 CH, con posologia di 5 granuli 3 volte al giorno.
Quali sono i medicinali omeopatici più adatti in caso di ipogalattia e montata lattea eccessiva?
Per il trattamento dell’ipogalattia consiglio di ricorrere generalmente a Ricinus 5 CH e Urtica urens 5 CH, con posologia di 5 granuli di ciascuno 3 volte al giorno.
Nel caso in cui la mamma volesse concludere l’allattamento al seno, il medicinale utile per far scomparire il latte è Lac caninum 9 CH.
Senza dimenticare le proprietà e i benefici del latte materno, tanto che le società scientifiche consigliano sempre, l’allattamento al seno.
Ma per allattare occorrono condizioni favorevoli per le mamme, e l’omeopatia si rivela a questo proposito, una valida soluzione.
A questo proposito abbiamo chiesto al Dott. Tommaso Lovecchio, pediatra esperto in omeopatia a Bari, i vantaggi di una terapia a base di medicinali omeopatici durante l’allattamento.
Perché a suo parere la terapia omeopatica può rivelarsi un valido sostegno all’allattamento?
Alcuni disturbi come le ragadi, l’ipogalattia, ovvero la ridotta produzione lattea, oppure, al contrario, una montata lattea eccessiva possono essere risolti con i medicinali omeopatici.
Questi medicinali risultano pressoché privi di effetti indesiderati e tossicità chimica, il che li rende particolarmente adatti alle mamme che, allattando, devono considerare attentamente tutto quello che assumono.
Parliamo di ragadi: cosa sono e come possono essere trattate a livello omeopatico?
Le ragadi sono fessurazioni della pelle che si formano tendenzialmente a raggiera intorno ai capezzoli e che possono rendere particolarmente fastidioso l’allattamento.
Alle mie pazienti consiglio generalmente i medicinali omeopatici Nitricum acidum 9 CH oppure Graphites 9 CH, con posologia di 5 granuli 3 volte al giorno.
Quali sono i medicinali omeopatici più adatti in caso di ipogalattia e montata lattea eccessiva?
Per il trattamento dell’ipogalattia consiglio di ricorrere generalmente a Ricinus 5 CH e Urtica urens 5 CH, con posologia di 5 granuli di ciascuno 3 volte al giorno.
Nel caso in cui la mamma volesse concludere l’allattamento al seno, il medicinale utile per far scomparire il latte è Lac caninum 9 CH.
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