“Falso. Nonostante in ambito scientifico non siano mai stati effettuati studi sugli effetti della tinta per capelli in donne in gravidanza, tuttavia in letteratura non sono mai stati segnalata rischi per il feto legati all’utilizzo di tinture per capelli – spiega l’esperta. – Nel corso degli anni, le formulazioni dei prodotti per capelli sono notevolmente migliorate e le tinture oggi utilizzate sono decisamente più delicate rispetto ad alcuni decenni fa. Pertanto, seguendo alcune raccomandazioni, anche la donna in gravidanza che vuole coprire qualche capello grigio precoce, oppure desidera ravvivare il proprio colore naturale dei capelli, può continuare a fare la tinta senza temere di danneggiare il proprio bambino:
– effettuare la tinta non più di una volta al mese, a partire dal terzo mese durante l’intera gestazione
– scegliere prodotti delicati privi di sostanze potenzialmente tossiche quali ammoniaca, resorcina, PFD (parafenilendiamina)
– preferire colorazioni a ossidazione leggera, cioè tinture semi-permanenti senza ammoniaca che mantengono la colorazione dei capelli fino a sei-otto lavaggi e, in genere, hanno un potere coprente e riflessante inferiore a quelli permanenti che contengono ammoniaca e sostanze ossidanti,
– diminuire il normale tempo di posa
– effettuare la tinta non più di una volta al mese, a partire dal terzo mese durante l’intera gestazione
– scegliere prodotti delicati privi di sostanze potenzialmente tossiche quali ammoniaca, resorcina, PFD (parafenilendiamina)
– preferire colorazioni a ossidazione leggera, cioè tinture semi-permanenti senza ammoniaca che mantengono la colorazione dei capelli fino a sei-otto lavaggi e, in genere, hanno un potere coprente e riflessante inferiore a quelli permanenti che contengono ammoniaca e sostanze ossidanti,
– diminuire il normale tempo di posa
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